Il disaster movie, il filone dei film catastrofici di gran voga negli anni '70, non è mai completamente passato di moda e torna periodicamente a proporsi sul grande schermo. Quest'anno la parte del leone la farà certamente The day after tomorrow - l'alba del giorno dopo, diretto da uno specialista del genere fantastico come Roland Emmerich, nel cui curriculum figurano imprescindibili popcorn movies quali Stargate, Independence Day ed il remake americano di Godzilla. Emmerich per questo suo nuovo film si è riunito con il produttore Mark Gordon, col quale aveva già lavorato in occasione dello storico-patriottico The Patriot con Mel Dio è con me Gibson. Racconta il regista: "Più o meno tre anni fa ho letto un libro, intitolato Coming Of The Global Super Storm, che tratteggiava uno scenario abbastanza probabile: ma, all'epoca, ricordo di aver pensato, "Beh, certo ne verrebbe fuori un film grandioso, però chissà se davvero le cose andrebbero così?". Allora ho cominciato a fare delle ricerche, ho coinvolto un altro sceneggiatore e insieme abbiamo coinvolto Mark Gordon... abbiamo subito capito che, per quanto inverosimile potesse sembrare, quello scenario era davvero realistico. La cosa incredibile è che tutto ha inizio con un impazzimento complessivo del clima in tutto il pianeta: ebbene, proprio mentre giravamo il film, in tutto il mondo si sono registrati eventi meteorologici del tutto straordinari - inondazioni, ondate di calore... La storia del film è quella del rapporto tra un padre e un figlio. Un rapporto un po' difficile, con dei problemi. L'uomo è divorziato dalla moglie, e pensa di non passare abbastanza tempo con suo figlio." Il ruolo del padre è ricoperto da un attore navigato come Dennis Quaid (Salto nel buio, Lontano dal paradiso) mentre quello del figlio dall'emergente Jake Gyllenhaal (Donnie Darko, The good girl). Continua Emmerich: "Questo padre è uno scienziato, un climatologo, sempre in giro per il mondo, in Antartide o chissà dove. All'inizio del film, l'uomo si rende conto che si stanno verificando alcuni eventi che lui aveva predetto studiando un fenomeno che si era verificato 10.000 anni fa - ma le avvisaglie sono identiche. Allora comincia a dare l'allarme: tutto questo avviene mentre suo figlio sta andando a New York per studiare: a quel punto, l'uomo capisce che il ragazzo è in pericolo...". Dice il produttore Gordon: "Il film esce il 28 maggio, contemporaneamente in tutto il mondo. Beh, se il film va male, perlomeno avremo avuto comunque uno straordinario week-end di apertura! Seriamente, siamo elettrizzati da questo film, e poiché racconta la storia di un evento globale, abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico che uscisse in tutto il mondo nello stesso giorno." Grande impegno sul fronte degli effetti speciali, oltre quattrocento riprese con effetti molto complicati e mai visti prima per i quali sono state reclutate nientemeno che le due compagnie leader nel settore, la Industrial Light & Magic di George Lucas e la Digital Domain di James Cameron. Emmerich: "In molti casi si tratta di immagini generate al computer da subito - ad esempio tutte le sequenze di New York: quelle sono generate al computer, anche se sembrano molto realistiche. Ne sono particolarmente orgoglioso." Gordon: "Non penso, però, che un film così possa funzionare solo sulla base degli effetti speciali. Io credo che al pubblico, come a noi, ciò che piace sia la storia di questi personaggi e il fatto che siano presi in un dilemma, in una situazione emotivamente molto complessa. Ci sono molte storie sovrapposte: c'è la storia di Ian Holm (Alien, Il dolce domani) e della sua squadra, che tentano di salvare quante più vite possibile, c'è la storia di Dennis Quaid, quella di Jake e di Emmy... credo sia questo che piace al pubblico. Sì, ci sono gli effetti speciali e sono davvero fantastici, ma credo che, se ricorderanno il film, sarà perché i personaggi e la storia hanno un senso. Certo, è un film molto spettacolare, ma credo che siano l'emozione e il cuore di questo film che lo rendono, speriamo, così speciale."