Il primo libro del ciclo del Verbo e il Vuoto, in cui Terry Brooks si cimenta con un ambientazione contemporanea e tematiche più cupe rispetto alla saga classica di Shannara.

Il romanzo si svolge a Hopewell, una sonnolenta cittadina dell'Illinois, nei quattro giorni che precedono la festa del 4 luglio.

Una cittadina della provincia americana in cui si sta per consumare uno scontro mortale tra gli emissari del Verbo e del Vuoto, le due entità che si contendono il mondo fino dalla sua creazione.

Uno è John Ross, moderno cavaliere errante, un cavaliere del Verbo che ha consacrato la propria vita alla lotta contro il Vuoto per impedire l'avvento di un futuro apocalitico in cui gli uomini, ridotti a caricatura di sè stessi, oppongono un ultima, inutile, resistenza ai demoni e ai loro servitori.

Un futuro che Ross vede ogni notte in sogni forieri di indizi necessari per lottare durante il giorno contro gli emissari del Vuoto.

L'altro è un Demone giunto dal nulla a Hopewell e ben deciso a portare a compimento i propri oscuri compiti.

Una lotta che ruota attorno a una ragazzina di 14 anni, Nest Freemark, una ragazzina che possiede la magia, contesa dal Verbo e dal Vuoto, vittima e artefice di questa lotta, costretta suo malgrado, nel corso del romanzo, a crescere, scegliendo il proprio futuro e facendo i conti con il proprio passato.

Una vicenda che si snoda tra scioperi siderurgici, mostri ancestrali, problemi adolescenziali e magia, una fantasy contemporanea che dimostra come Terry Brooks, secondo alcuni l'unico erede di J.R.R. Tolkien, sia in grado di allontanarsi dalle tematiche fantasy classiche che gli sono proprie e regalarci una lettura piacevole e avvincente, forse non all'altezza del ciclo degli Eredi di Shannara, ma comunque inquadrabile tra le migliori produzioni fantastiche degli ultimi anni.