Nella lontana costellazione della Lyra, si trova un piccolo pianeta disabitato, Regis III. Una zona tranquilla; fino a quando da quelle parti non avviene un fatto inaspettato: l'incrociatore Condor scompare senza lasciare tracce. Alla sua ricerca viene mandata la nave gemella Invincibile, con il difficile compito di svelare il mistero e annientare, con le sue armi capaci di distruggere un intero mondo, ogni eventuale nemico. Ma Regis III è un pianeta desolato, morto ormai da milioni di anni. E' davvero possibile che sia il rifugio di un temibile nemico?

Il Condor, un anno prima, era atterrato sul pianeta e ne aveva iniziato l'eplorazione. Due giorni più tardi aveva inviato un ultimo messaggio, completamente senza senso. La missione dell'Invincibile è resa difficoltosa sia dalla mancanza di qualsiasi segnale radio che dalle particolarità della superficie di Regis III, insolitamente ricca di ferro. Ci si deve così affidare alla ricognizione visuale, effettuata da satelliti posti in orbita attorno al pianeta. Ma le ricognizioni sollevano solo nuove domande. Perché l'atmosfera di un pianeta morto è ricca di ossigeno e metano? Perché le creature marine, simili ad alghe, fuggono davanti alla sonde dell'Invincibile? Perché non è stato trovato nessun organismo vivente sulle rive degli oceani, sebbene i mari del pianeta siano abitati? I risultati dell'esplorazione satellitare includono quella che sembra una struttura artificiale, anche se priva di una qualunque funzione. Chi o cosa vive su Regis III?

L'Invincibile è una storia tragica e meravigliosa, piena di quel sense of wonder che così spesso manca nelle opere degli ultimi anni. Ma la fantascienza è anche letteratura d'idee e, dopo averci svelato quanto è successo alla precedente spedizione su Regis III, Lem va oltre e ci mostra l'Umanità, i suoi valori e le sue credenze esponendoli alla luce, impietosa e fredda, di un sistema totalmente alieno e meccanico.

Anche qui, come in Solaris, il tema affrontato da Lem è sempre lo stesso: quello dell'autocoscienza o, meglio, della possibile autocoscienza dell'altro, dell'alieno. Ma le potenzialità dell'incontro vengono annientate dalla certezza che la comunicazione inter specie, anche quando è possibile, sia sempre destinata al fallimento.

Stanislaw Lem è nato a Lwow (ora Lviv, in Ucraina) nel 1921. Laureato in medicina, come il padre, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1951. Le sue opere più famose sono Eden (1959), Solaris (1961), L'Invincibile (1964) e Cyberiada (1965). Nel 1987 ha cessato l'attività di romanziere. Vive attualmente a Cracovia.