E' uscito il più recente numero del mensile Fumo di China (32 pp., 3 euro, in edicola e fumetteria), che ospita nel servizio di copertina un'interessante intervista a Patrizia Mandanici. Una delle disegnatrici italiane più versatili, talentuose e che non si stanca mai di sperimentare si confessa a cuore aperto nella sua più lunga intervista da diversi anni a questa parte.

Dallo scorso dicembre (Nathan Never n.139, "Vita artificiale", una commovente storia sui tormenti esistenziali), l'autrice è entrata tra i disegnatori del più celebre mensile a fumetti di fantascienza. Ma la sua carriera si è sempre mossa nel solco della SF, dai tempi del fugace tascabile Ossian alle altre serie Legs Weaver e Gregory Hunter targate Sergio Bonelli Editore: ora l'approdo al più famoso Nathan Never, con soddisfazione dei fan e degli amanti del buon fumetto.

Per l'occasione, la rivista ha chiesto alla disegnatrice una copertina che, in sede di impaginazione, ha stimolato il direttore a creare un piccolo concorso, indovinare quali e quanti riferimenti a fumetti (tra cui tutti i personaggi disegnati dalla stessa Mandanici) sono rappresentati.

Un gioco divertente - già sperimentato in occasione del manifesto di un'edizione di alcuni anni fa per il festival di animazione Cartoon Club di Rimini - che mette in palio un disegno originale dell'autrice e una copia del poderoso volume Carta canta - I fumetti nella musica, la musica nei fumetti (204 pp., 14 euro), che tenta tra l'altro di elencare tutte le canzoni che citano personaggi dei fumetti, tutte le copertine di dischi realizzate da fumettisti e tutti i videoclip animati.

All'interno della rivista, altri temi legati al mondo della fantascienza sono una particolare analisi del personaggio Martin Mystère di Alfredo Castelli e una su Osamu Tekuka ("il dio dei manga"), la consueta rubrica "W la France" con le notizie più succose dal sempre ribollente mercato transalpino, diverse recensioni tra le uscite italiane e altri approfondimenti sul fumetto italiano e internazionale.