Aldani e i suoi personaggi schizofrenici

Da questo quadro emerge con chiarezza il perché i personaggi di Aldani debbano essere schizofrenici. E per sua stessa ammissione le cose stanno così "se per schizofrenia dobbiamo intendere quel disturbo della personalità che provoca discontinuità, dissociazione, frammentazione della vita psichica, per cui il soggetto si dimostra incapace di mantenere un sintonico contatto con la realtà". I personaggi di Aldani sono schizofrenici; sono da un lato lo specchio dei sottoprodotti del nostro mondo, ma contemporaneamente sono la ferrea conseguenza dei mondi possibili immaginati da Aldani... mondi impossibili sarebbe meglio dire, mondi che hanno tutti in comune l'invivibilità dovuta alla loro tendenza a deviare l'animo umano e rifarlo daccapo, rifarlo ad immagine e somiglianza del cittadino modello su cui sono ottimizzati. 

Aldani e l'alienazione

I personaggi di Aldani sono schizofrenici, e pertanto sono portati all'alienazione sociale. Dell'alienazione avremo modo di parlare ampiamente affrontando i racconti Nella lettura dei suoi racconti dovremo porre l'attenzione sia sulla genesi dell'alienazione sia sulla sua accettabilità a livello di logica esistenziale. Quest'argomento lo affronteremo separatamente, adesso ci limitiamo ad osservare che l'alienazione sociale nasce per Aldani soprattutto dalla tecnologia quando essa è inserita in un contesto capitalistico (o, quanto meno, quando essa è fine a se stessa).

Curtoni proprio sulla genesi dell'alienazione sociale in Aldani ha scritto che: "Il grave pericolo che incombe su di noi è quello di vederci sorpassati da ciò che abbiamo creato: la macchina sa intuire la debolezza del suo costruttore, e può giungere al punto di strumentalizzarla."

Io direi che la macchina sa intuire quali sono le nostre capacità, essa, in senso lato, è costruita per radiografare le potenzialità dell'uomo che la usa ed estrarne le sue migliori capacità. La macchina in un'ottica capitalistica rimane sempre un oggetto che aumenta il plusvalore a disposizione della classe dominante! Qualunque strumento per la crescita sociale passa sopra l'uomo inteso come individualità, punta più in alto. E se ciò non è controbilanciato, se non sono presenti ammortizzatori sociali il colpo può esser duro da assorbire.

Questo è un messaggio importante che ci lancia Aldani. Possiamo andare lontano, ma non dobbiamo lasciarci la pelle per strada. 

Aldani e il senso di colpa

A volte l'alienazione di cui risentono i personaggi di Aldani si confonde con il senso di colpa. Essi diventano asociali per non essere schiavi, per fuggire da certe imposizioni; e in questo modo si tirano fuori da un qualsiasi processo costruttivo. Sono sempre soli, quindi non possono ricostruire (se non a livello strettamente personale, come in Doppio psicosomatico dove l'alienazione dal mondo e la fuga in una universo fittizio rappresentano la costruzione di un'alternativa interiore, intima e personale), essi - come la letteratura di Aldani - si limitano alla parte destruens. La stessa sensibilità che risveglia in loro la necessità di uscire dallo schema, li fa sentire in colpa per l'incapacità di proporre una valida alternativa. Dire no, opporsi, non basta. Bisogna indicare un'altra strada. E questo non lo fanno i personaggi di Aldani. Forse questo non è compito della letteratura, come lascia sospettare Aldani, ma ho personalmente dei dubbi su ciò.

Altra sfumatura di questo senso di colpa è legata alla necessità che sviluppano alcuni personaggi di cercare un equilibrio interiore delle loro funzionalità, a discapito della funzione primaria. Rinunciare al primato della propria funzione di utilità sociale implica non partecipare più con tutte le proprie forze al cammino di moto comune che sta portando tanto lontano l'umanità. Il conseguente senso di colpa (disagio) è innanzitutto indotto dall'esterno, uno stratagemma per evitare queste fughe; più profondamente è anche di matrice interna, dovuto al disagio di un protagonista cui non rimane null'altro da fare che ritrarsi. Ammissione che risulta dolorosa per chi condivide le posizioni ideologiche di Aldani.