M. Night Shyamalan non si smentisce. Dopo Sesto Senso, Unbreakable e Signs (in uscita in Italia il prossimo 27 ottobre), il regista di origine indiana resta infatti coerente alla vocazione fantastica che l'ha reso uno dei giovani registi più acclamati di Hollywood. Secondo quanto dichiarato in un'intervista a UK TV, la sua prossima pellicola parlerà infatti della Morte intesa come entità e di come può impossessarsi delle persone portandole sulla strada del suicidio. La vicenda si svolge intorno a Gilbert Foley, un quarantenne di un'odierna Filadelfia che si imbatte in una tavoletta Ouija (quelle con le lettere dell'alfabeto e un puntatore triangolare che viene guidato per ricevere messaggi dall'aldilà con una tecnica di scrittura automatica) e inizia a parlare con lo spirito di una donna chiamata Cassandra. "La donna," ha rivelato Shyamalan, "dice a Foley che la Morte lo sta cercando e che lui deve nascondersi. Ma succede che Foley resta affascinato dall'idea di morire e rinuncia a scappare. A Cassandra non resta quindi che convincerlo a non farlo o una terribile collera verrà liberata." Il regista ha detto che il titolo non è ancora stato deciso, ma potrebbe essere TBC o Tempus Fugit.