Si sta ancora discutendo in rete sul “caso” Roald Dahl, ovvero sul fatto che la casa editrice inglese, Puffin, li abbia sottoposti a un editing suggerito da sensitivity reader per modificare parole e frasi che potessero urtare i lettori più fragili. 

Di recente è circolata la voce che R.L. Stine (ottant'anni il prossimo ottobre) stesse facendo lo stesso lavoro sui suoi libri, oltre un centinaio (solo la serie Piccoli brividi sono una sessantina).

È stato riferito che Stine stava apportando tutte le modifiche da solo e che finora ci sono state più di 100 revisioni. Un esempio di revisione è stato fatto in un libro in cui gli alieni rapiscono persone di grandi dimensioni: nel libro originale erano descritte come aventi "almeno sei menti", nella versione rivista ora dicono che le persone sono "almeno un metro e ottanta".

Ebbene: tutto falso. Stine stesso ha smentito le voci pubblicamente su Twitter: Questa storia è falsa. Non ho mai cambiato una parola in un libro di Piccoli brividi. In un altro tweet, Stine ha detto: Le storie non sono vere. Non ho mai cambiato una parola in Piccoli brividi. Qualsiasi modifica non mi è mai stata mostrata.

L'editore però…

Attenzione però perché a questo punto entra in scena l'editore, Scholastic, con una dichiarazione relativa alle modifiche apportate alla serie di libri, affermando che le modifiche ci sono state, ma sono state fatte anni fa.

Per più di 30 anni, la serie Piccoli brividi ha avvicinato milioni di bambini alla lettura attraverso l'umorismo con la giusta dose di paura. Scholastic si assume la responsabilità di continuare a portare questo classico marchio adolescenziale a ogni nuova generazione. Quando ha ripubblicato i titoli diversi anni fa, Scholastic ha rivisto il testo per mantenere il linguaggio attuale ed evitare immagini che potrebbero avere un impatto negativo sulla visione che i giovani hanno di se stessi oggi, con particolare attenzione alla salute mentale.

Uno degli altri cambiamenti segnalati riguarda la ristampa del libro Incubo al risveglio, che è stato aggiornato in modo che il libro Anna Karenina non venga più definito "roba da ragazze", ma "non interessante".

Al di là dell'ammissibilità o necessità delle modifiche, l'aspetto interessante di questa vicenda è che, dalle dichiarazioni di Stine, sembra di capire che l'autore non fosse al corrente di queste modifiche.