Lo scrittore polacco Stanislaw Lem ha sempre goduto in Italia di un notevole interesse, tanto da parte dei lettori quanto dagli editori, che nel corso degli anni hanno pubblicato e ripubblicato le sue opere. In particolare, negli ultimi anni è la Mondadori che sta ristampando le sue opere più note, ma anche quelle meno famose, come il recente Memorie trovate in una vasca da bagno, un romanzo tra la fantascienza, la riflessione filosifica, la distopia e la spy story, uscito nella collana Oscar classici. Serie cult dell'editore di Segrate.

Grazie al suo romanzo Solaris, da cui sono stati tratti due film, il primo diretto da Andrej Tarkovskij e il secondo nel 2002 Steven Soderbergh, Lem è, forse, l'autore non angloamericano più della fantascienza mondiale. Un motivo più che sufficiente per avvicinarsi alla lettera delle opere di questo straodinario scrittore. 

Il libro 

In un lontano futuro, tra le rovine di una costruzione sepolta dalla lava, viene ritrovato un manoscritto appartenente al Tardo Neogene. Su questa base un anonimo studioso tenta di ricostruire i caratteri di quella civiltà ormai in crisi, scomparsa improvvisamente in seguito a una misteriosa epidemia che distrusse la carta, cancellando quasi ogni memoria scritta dell'umanità, e riporta alla luce il contenuto dell'unico documento miracolosamente scampato alla catastrofe: le Memorie trovate in una vasca da bagno. L'autore di queste ultime e protagonista del romanzo è un agente segreto dell'era Precaotica, giunto in un luogo ermeticamente chiuso e retto da oscuri rituali, detto l'Edificio, dove gli viene affidata una cruciale missione, il cui oggetto egli cerca invano di conoscere, mentre viene coinvolto in un labirintico meccanismo di ossessioni, doppi giochi, paradossi, codici indecifrabili, macabre rivelazioni.

Intrecciando abilmente diversi generi, dalla spy story al racconto gotico-fantastico, fino al romanzo distopico, e riecheggiando illustri precedenti, primi tra tutti Potocki e Kafka, in questa originalissima opera Lem affronta i grandi temi a lui cari: il rapporto tra individuo e potere, l'impenetrabilità del mistero, la necessità e l'inutilità assieme della ricerca di senso. Grazie all'inesauribile invenzione linguistica e a un irresistibile effetto straniante, la farsa della fine dell'era Precaotica messa in scena da Lem diventa lo specchio deformante, ricco di mille possibili interpretazioni, in cui riflettere il caos della nostra epoca e delle nostre anime.

L’autore 

Stanisław Lem (Leopoli, Polonia, oggi Ucraina, 1921 – Cracovia 2006) è stato definito dal «New York Times» come uno fra gli scrittori «più profondi della nostra epoca». Autore di racconti e romanzi di fantascienza di grande successo, è inoltre maestro riconosciuto in vari generi, dalla satira alla filosofia. Dal suo romanzo più celebre, Solaris (1961), nel 1972 il regista russo Andrej Tarkovskij realizzò un film, premiato a Cannes, che portò alla popolarità Lem in Europa e in tutto l'Occidente. Le sue opere sono tradotte in 52 lingue e hanno venduto oltre 40 milioni di copie.

Stanislaw Lem, Memorie trovate in una vasca da bagno, traduzione di Vera Verdiani, collana Oscar classici. Serie cult, Mondadori, euro 13,50 ebook euro 9,99.