Un mondo futuro dove le tecniche genetiche permettono di scegliere il sesso dei neonati è la cornice di Le mappe del cielo, romanzo dell'autore e critico statunitense James Blish.

La popolazione ha rapidamente visto crescere la percentuale di maschi, un fenomeno simile a quanto tragicamente verificatosi in Cina dopo la legge sul figlio unico.

Le donne sono poche e preziose, per cui hanno acquisito una posizione di preminenza nella società mentre gli uomini faticano a raggiungere posti di responsabilità.

Ovviamente i lavori più pericolosi sono appannaggio dei maschi e cosa può esserci di più pericoloso di un viaggio interstellare?

Completa il volume un approfondimento sull’autore dal titolo James Blish: Il teatro delle stelle a cura di Salvatore Proietti.

Il libro

“Tutta colpa di quella stella esplosa trecento anni fa, si ripeté Jorn Birn al massimo dello sconforto. Che assurdità, però, attribuire i propri guai a un evento di tre secoli prima!”

In un mondo in cui i posti chiave sono tutti occupati da donne, anche uno in gamba come Jorn Birn, con la sua intelligenza fuori dal comune e la sua preparazione tecnico-scientifica, è costretto a starsene nel suo triste appartamento a ciondolare, amareggiato, scapolo e senza lavoro.

Ma proprio l’esplosione di una Super Nova, che tanto tempo prima aveva dato il via all’Era dell’Energia Siderale, subito seguita dalla cosiddetta Era delle Donne, gli darà un’occasione di emergere.

Siamo in un futuro lontano, il cielo è rischiarato da un accecante sole bianco azzurro, il mondo è sovraffollato, e persino la Luna è stata colonizzata.

Grazie all’elettroforesi spermatica, che permette la selezione del sesso dei figli, la popolazione del pianeta ha da tempo raggiunto una schiacciante prevalenza di uomini, e le rare donne hanno il potere di scegliere i propri compagni e collaboratori in veri e propri harem maschili, lasciando all’altro sesso un esilissimo margine di scelta.

Ma in un assolato giorno estivo, un annuncio alla televisione cambia tutto… almeno per Jorn Birn. Da Central City cercano un uomo – e non una donna, sottolinea il presentatore! – per una misteriosa missione. Deve essere giovane e dotato di preparazione tecnica, proprio come lui. Il compenso promesso è modesto, tuttavia c’è la possibilità di diventare famoso.

Giusto un piccolo dettaglio preoccupante: il lavoro può rivelarsi… letale.

Ma a Jorn non importa. E così, si getterà a capofitto in un viaggio interstellare alla ricerca di nuove terre da colonizzare insieme a un intrepido gruppo di pionieri.

Quello che ancora non sa è che da questo dipenderà il futuro del genere umano…

L'autore

James Benjamin Blish (1921-1975) scrittore di fantascienza americano, laureato in biologia, ha pubblicato il primo racconto nel 1940.

In quel periodo, assieme a Isaac Asimov, Damon Knight, Frederik Pohl e altri grandi scrittori, fa parte del gruppo dei “Futurians“.

Dopo aver fatto il consulente scientifico per una casa farmaceutica è diventato scrittore a tempo pieno, vincendo il Premio Hugo con il romanzo Guerra al grande nulla (Urania Collezione n. 196). Ha scritto il primo romanzo originale per la serie Star Trek (Spock Must Die!, 1970) e ha curato le antologie di racconti basati sulle sceneggiature degli episodi dell’amata serie tv.

James Blish, Le mappe del cielo (And All the Stars a Stage, 1971), traduzione di Giuseppina Limentani Pugliese, Mondadori, Urania Collezione n. 223, euro 6,99 ebook euro 4,99.