Chi conosce Evangelisti sa che secondo una regola non scritta tutti i racconti che l'autore bolognese pubblica e che non appartengono al ciclo di Eymerich devono prendere il titolo dal nome di una band heavy metal.

E' il caso anche di questo nuovo romanzo, Black Flag, edito da Einaudi nella collana Stile Libero. 220 pagine, 8.20 Euro, si legge d'un fiato trascinati dallo stile di Evangelisti, capace come pochi altri di tenere il lettore incollato alla pagina.

Il protagonista di Black Flag è Pantera, personaggio già comparso in un lungo racconto nell'antologia Metallo urlante. Pantera è un palero, cioè uno stregone messicano, ma è anche un pistolero. Un uomo pericoloso ma schivo, solitario, spietato ma governato dal proprio codice personale. Ricorda molto, insomma, Nicolas Eymerich. Ma Black Flag è molto più cupo, più violento, più crudele dei romanzi di Eymerich.

Accanto alla trama ambientata durante la Guerra Civile americana ce n'è naturalmente un'altra, secondo la formula classica di Evangelisti, ambientata nel futuro, un anno 3000 nel quale l'eccesso demografico ha portato alla pazzia l'intera specie umana.

La collana Stile Libero di Einaudi ha pubblicato di recente anche Eva di Nicoletta Vallorani e La cura del gorilla di Sandrone Dazieri.