I fan puristi della saga di videogame intitolata Resident Evil non hanno mai apprezzato le versioni cinematografiche, eppure anche se negli States non hanno mai veramente sfondato, con un budget minimo di trentatré milioni e massimo di sessanta milioni, i sei film hanno incassato 1,2 miliardi nel mondo, a dimostrazione che non sempre il botteghino americano è essenziale per il successo di un film, o che Milla Jovovich è perfettamente in grado di reggere ben sei film da sola.

Ora, con la saga cinematografica conclusa (anche il finale si lascia un porticina aperta per un eventuale ritorno), la stessa casa di produzione dei film, la Constantin Film, ha stretto un accordo con Netflix per realizzare una serie tv intitolata Resident Evil, ma anche qui, i videogame originali sono più fonte di ispirazione che base diretta per la trasposizione.

In origine

La notizia era già arrivata l'anno scorso, il sito Deadline aveva riportato che Netflix e Constantin Film erano alla ricerca di uno showrunner per una serie basata sui videogame, la cui trama era la seguente:

La serie esplorerà gli oscuri lavori interni della Umbrella Corporation [niente a che fare con la Umbrella Academy] e il nuovo mondo causato dall'epidemia del virus-T.

Veniva anche aggiunto che ci sarebbero stati numerosi riferimenti e easter egg relativi ai videogame.

Oggi

TVLine ha postato gli ultimi aggiornamenti sulla serie, a cominciare dal plot ufficiale, in cui viene rivelato che seguiremo una storia attraverso due timeline: 

Nella prima timeline le quattrodicenni Jade e Billie Wesker [cognome noto ai fan sia dei videogame che dei film] vengono trasferite a New Raccoon City. Una città artificiale, creata dalle multinazionali in cui le due ragazze sono state costrette a vivere proprio mentre entrano nell'adolescenza. Ma più tempo passano lì, più si rendono conto che la città non è quello che sembra e il loro padre potrebbe stare nascondendo segreti oscuri. Segreti in grado di distruggere il mondo.

Nella seconda timeline, siamo più di dieci anni avanti nel futuro, ci sono meno di quindici milioni di persone rimaste sul pianeta e più di sei miliardi di mostri, persone infettate dal virus-T. Jade, ora trentenne, combatte per sopravvivere in questo nuovo mondo mentre i segreti del suo passato, su sua sorella, suo padre e sé stessa, continuano a perseguitarla.

L'autore

La serie ha ora anche uno showrunner, Andrew Dabb, in arrivo da Supernatural, il quale ha dichiarato

Resident Evil è il mio videogame preferito di tutti i tempi, sono incredibilmente entusiasta di raccontare il nuovo capitolo di questa storia straordinaria a tutti gli abbonati di Netflix. Per ogni tipo di fan di Resident Evil, compresi quelli che ci si avvicinano per la prima volta, la serie sarà completa di alcuni vecchi amici e alcune cose, malsane e assetate di sangue, mai viste prima.

La saga giapponese dei videogame (chiamata anche Biohazard) firmata Capcom e nata nel 1996 ha visto una quantità di sequel, spin-off e remake (nonché fumetti, romanzi e film in animazione) che hanno reso il suo universo così celebre da vendere più di centrotrè milioni di copie, anche i film rappresentano il maggior successo nel campo delle trasposizioni cinematografiche dei videogame. 

È ormai ovvio che non ci sono date ufficiali per l'arrivo in streaming vista la pandemia attuale, ma non preoccupatevi, vi terremo al corrente sull'arrivo del prossimo virus.