Il Corriere della Fantascienza ha recentemente riferito dei buoni commenti riservati all'imminente Guerre Stellari Episodio II: L'attacco dei cloni da parte del più importante settimanale americano, Time, che ha dedicato al film la copertina e un commento piuttosto positivo all'interno. Si allinea anche il critico italiano de La Repubblica Silvia Bizio, che nel suo articolo intitolato Skywalker, Jedi con rabbia scrive: "La famosa sigla iniziale e l'immediato boato da parte del pubblico non lascia dubbi: anche fra i giornalisti invitati per l'anteprima di Guerre Stellari: l'attacco dei cloni nel Ranch Skywalker di George Lucas a nord di San Francisco, l'entusiasmo per la saga dei cavalieri Jedi è palpabile (...) pur non essendo più di fronte ai film che hanno fatto la leggenda, L'attacco dei cloni ha una marcia in più rispetto a La minaccia fantasma." Aggiunge poi: "Un po' sarà la storia, un po' il trionfo degli effetti visivi, un po' l'aver costruito personaggi più strutturati e con più chiaroscuri, ma l'impressione è che L'attacco dei cloni farà ricredere molti di coloro i quali erano rimasti delusi di fronte alla Minaccia fantasma, un film che sembrava pensato soprattutto per il pubblico più infantile." Sul fatto che il nuovo film sia migliore di Episodio I sembra non esserci più alcun dubbio (del resto, non che ci volesse molto) ma altri commenti apparsi sulla stampa internazionale raffreddano un po' gli entusiasmi. Lisa Schwarzbaum di Entertainment Weekly scrive che la nuova puntata esibisce "una gelida, conservativa sinistrezza di intenti, piuttosto che l'emozionante eccitazione delle possibilità del racconto cinematografico." Va giù pesante Roger Friedman di FoxNews affermando che "anche i fan più devoti al culto di Star Wars dovranno fronteggiare enormi pecche: dialoghi rivoltanti, trama terribile, recitazione da spot pubblicitario". David Thomson dell'Independent di Londra si chiede retoricamente "Che cosa manca ?" e poi osserva "Un film, dei personaggi, una storia. Giusti questi antichi elementi". Manca specialmente, secondo lui, "il sentire nella serie il profondo scontro tra bene e male. I principi dell'etica ridotti a baloon dei fumetti." Su un fronte più positivo Alexander Walker dell' Evening Standard scrive che il film "é sentito e spettacolare, pieno di azione ed è un trionfo tecnologico." A tal proposito la maggioranza della stampa londinese elogia grandemente gli effetti speciali del film. Ma Kirk Honeycutt dell' Hollywood Reporter non sembra esserne molto impressionato. "Nessuno si ricorda dei bei tempi di Guerre Stellari quando le creature erano dei ragazzi con buffi costumi ? " si chiede, e aggiunge "Non c'é dubbio che la dimensione del digitale abbia arricchito la visione di Lucas con inimmaginabili creature e mondi, ma ci può essere un sovrauso di una cosa buona." Torneremo nelle prossime settimane con altri commenti e reazioni, tenendo comunque ben presenti le intenzioni di George Lucas che, intervistato recentemente dalla giornalista Katherine Tulich, ha ribadito per l'ennesima volta: "Mi sembra che i media tendano a dimenticare che faccio film principalmente per ragazzini di 12 anni. Non vuole essere A beautiful mind." E se lo dice lui... La recensione del Corriere della Fantascienza di Episodio II è disponibile nel canale Film.