Se il nome di Eric Kripke vi è familiare è probabilmente per due motivi: quello più recente è la sfortunata e fortunata allo stesso tempo serie Timeless, rinnovata e cancellata due volte, ma che è riuscita ad avere un film tv finale, previsto a dicembre, per concludere la storia, un evento più unico che raro.

Più indietro nel tempo è stato il creatore della immortale serie Supernatural, ormai arrivata alla stagione quattordici senza dare segni di imminenti cancellazioni.

In questi giorni il suo nome è collegato a due progetti che non potrebbero essere più diversi: la sceneggiatura del film Il mistero della casa del tempo (The House with a Clock in its Walls), uscito recentemente negli Usa con grande successo e mirato alle famiglie, e la prossima serie per Amazon Primevideo The Boys, che non potrebbe essere più diversa, come abbiamo riportato tempo fa. 

Di recente Kripke è stato intervistato da Entertainment Weekly sulla sua visione della serie e come lui vede questo particolare mondo di supereroi che di eroico non hanno nulla.

Le origini

Alla base della serie c'è il fumetto omonimo firmato da Garth Ennis e pubblicato tra il 2006 e il 2102 prima dalla Wildstorm e poi dalla Dynamite quando la DC Comics (che possiede la prima) si era ritrovata in disaccordo con la visione molto negativa dei supereroi nel fumetto.

La Dynamite al contrario diede completa libertà a Ennis e la serie ebbe modo di proseguire fino alla sua fine naturale.

Questo perché nella realtà di The Boys (ambientato tra il 2006 e il 2008) i supereroi esistono ma abusano del loro stato di celebrità per esibire comportamenti arroganti e disinteressarsi dei danni collaterali. Da qui la nascita di una squadra della CIA di personaggi a loro volta provvisti di poteri e chiamata informalmente appunto The Boys che ha il compito di usare le molto cattive maniere per fermare supereroi che di eroico non hanno nulla.

Inoltre, tutti i poteri derivano da una droga chiamata Composto V creata da nazisti.

Ma, almeno nel fumetto, nemmeno i buoni sono così buoni, visto che perfino il loro capo, Billy Butcher, nasconde una vena di violenza inaudita dietro una facciata affascinante e manipolatoria, ma che poi si manifesta nell'uccisione violenta di decine di supereroi e persino semplici civili.

Insomma, il confine tra buoni e cattivi non esiste più.

La visione di Kripke

Lo showrunner ha raccontato di avere sviluppato la serie insieme allo stesso Ennis e di avere deciso di rappresentare la violenza in modo grafico solo quando era necessario e per il bene della storia, ma che quello che gli interessava raccontare era la storia di queste persone normali, in arrivo dalla classe sociale più bassa, che devono affrontare questo uno per cento di arroganti semidei, e del rapporto tra di loro.

Con questo presupposto, aveva una base con la quale scegliere quali elementi della storia originale non sarebbero entrati nella serie perché avrebbero fatto un disservizio ai personaggi, e quali passaggi più scioccanti tenere per togliere il fiato agli spettatori mentre vedevano cosa stava succedendo a uno di loro.

Kripke aggiunge che non vuole lo shock fine a sé stesso, ma conferma che ci sarà della follia nella serie. E del resto squartamenti e smembramenti di corpi sono la regola nel fumetto.

Quello che più gli interessa è che

Ci sono dei rapporti straordinari tra i personaggi, che ci tengono molto gli uni agli altri, il tutto con una vena di provocazione puk rock.

Inoltre, ha voluto un tono assolutamente realistico e con i piedi per terra. È la nostra realtà, solo che ci sono i supereroi.

The Boys

Ed eccoli qui, in una immagine che cita esattamente la copertina del primo numero (che potete vedere in testa all'articolo):

Karl Urban (gli Star Trek cinematografici) è Butcher, Jack Quaid (The Hunger Games) è il soprannominato Piccolo Hughie, Karen Fukuhara (Suicide Squad) il cui personaggio si chiama Femmina della specie e malgrado il nome è la più brutale e sanguinaria del gruppo, Laz Alonso (Avatar) è Latte Materno. Infine compare anche Il francese ma non è ancora stato comunicato il nome dell'attore.

Oltre a Kripke come showrunner, ritorna anche il duo Seth Rogen e Evan Goldberg come produttori esecutivi, attualmente al comando anche di Preacher, una serie che già di suo ha una enorme libertà d'azione narrativa.

La prima stagione di The Boys è prevista in arrivo in un punto imprecisato del 2019 su Amazon Primevideo, vi terremo al corrente sullo scontro tra supereroi non così buoni e buoni, beh, niente affatto buoni.