Pochi mesi prima del per ora intitolato Avengers 4, ovvero nel marzo del 2019, avremo modo di conoscere la prima supereroina Marvel ad avere il suo film in assolo, almeno da quando esiste la Marvel Studios (se volete contare anche Elektra del 2005 con Jennifer Garner siete liberi di farlo, ma non appartiene a nessuna continuity), ovvero Captain Marvel, o Carol Danvers, che avrà il volto di Brie Larson (vincitrice del premio Oscar per il film Room).

La quale per altro sta postando sulla sua pagina di Instagram (trovate il link nelle risorse di rete) l'intenso allenamento che sta seguendo per arrivare a indossare il costume di uno dei supereroi più potenti dell'universo Marvel, al punto da arrivare per un breve periodo a essere una semidea.

Ma la sua storia comincia molto prima, motivo per cui Cinema Blend ha pensato bene di presentare i punti principali di una supereroina che è stata definita la più potente degli Avengers e la più grande supereroina di sempre (parole di Wikipedia e Kevin Feige, non nostre).

Un passo indietro

In origine, esattamente nel dicembre del 1967, debuttava Captain Marvel, o Mar-Vell, all'interno di Marvel Superheroes 12, poi nel maggio del 1968, il protagonista guadagnava la sua testata in assolo.

Sì, perché in origine, come era pressoché abitudine, il personaggio era maschile, più precisamente un alieno Kree spedito sulla Terra per spiarci dopo il primo contatto con la nostra razza. Mar-Vell prese l'identità e le sembianze dello scienziato deceduto Walter Lawson, indossando la sua uniforme aliena quando doveva difendere gli innocenti. Nel prossimo film il personaggio avrà il volto di Jude Law.

Nel frattempo

Nel marzo del 1968 faceva il suo ingresso Carol Susan Jane Danvers, pilota dell'areonautica militare americana, ex agente CIA e capo della sicurezza di una base segreta nella quale si stanno conducendo esperimenti su un dispositivo Kree chiamato “La sentinella”, progetto seguito non casualmente dal dottor Lawson. E ovviamente destinato a finire male.

Le cose cambiano

Negli anni settanta la Marvel decise che era il momento di una supereroina in grado di rivaleggiare con la controparte maschile, per rappresentare il movimento di liberazione delle donne dell'epoca.

Ecco così comparire il guerriero Kree Yon Rogg, il quale venuto a sapere della relazione nata tra i due decide di rapire Carol per attirare Mar-Vell in una trappola.

È il gennaio del 1977, la serie è scritta dal Gerry Conway prima e dal celebrato Chris Claremont poi. Quando il protagonista arriva per salvare la Danvers, Yon utilizza la tecnologia proibita Kree nota come Psyche-Magnitron, che esplode. Nel tentativo di salvarla, Captain Marvel le fa scudo con il suo corpo, con il risultato di farle assorbire parte del suo materiale genetico alieno, facendola diventare a tutti gli effetti un ibrido Kree-umana.

Nasce così Ms. Marvel, che possiede gli stessi poteri di Captain Marvel.

L'errore madornale

Nel numero 200 degli Avengers, datato 1980, Carol diventa protagonista di quella che l'esperta di storia dei fumetti Carol A. Strickland ha definito senza mezzi termini "lo stupro di Carol Danvers", siete pronti?

Nell'arco narrativo Carol resta incinta e ha un bambino nell'arco di pochi giorni invece dei nove mesi classici. Il bambino viene chiamato Marcus e il padre è… Marcus stesso.

Sì, perché Marcus (l'apparente figlio del villain Immortus, ma non chiedete) vive in un limbo/realtà alternativa e vuole arrivare sulla Terra. Motivo per cui aveva rapito (di nuovo) Carol, l'aveva portata nella sua realtà alternativa, fatto il lavaggio del cervello, per così dire sedotta, le aveva cancellato la memoria e poi messa incinta, allo scopo di rinascere come sé stesso sulla Terra.

Un anno dopo Chris Claremont molto saggiamente decise che quella storyline era almeno imbarazzante e in Avengers Annual 10 (1981), la cancella retroattivamente (cosa che accade più spesso di quanto si creda nel mondo dei fumetti). Così Carol torna sulla Terra grazie alla tecnologia di Immortus e Marcus diventa vecchio e muore da solo lì dove si trova.

Binary

Come dicevamo, nell'arco della sua vita da supereroina, Captain Marvel diventa così potente da essere paragonata alla Fenice Oscura (o Jean Grey): grazie o a causa di un esperimento della razza aliena chiamata Brood, Carol diventa in grado di assorbire l'energia dei cosiddetti Buchi bianchi, ovvero la reale ipotesi scientifica dell'opposto dei buchi neri. Con questi poteri, Captain Marvel/Binary era in grado di generare i poteri di una stella. Nell'arco delle sue complicate avventure è poi tornata ad essere una supereroina per così dire più nella norma.

I poteri

Finita l'epoca Binary, Carol rimane una ibrida Kree/umana, motivo per cui rimane connessa anche al pianeta Kree, il che la porta ad affrontare molte battaglie nel cosmo, ambientazione principale anche del film e motivo (per ora non ufficiale) per cui non la si è mai vista dal momento in cui Tony Stark (Robert Downey Jr.) ha rivelato al mondo di essere Iron Man nel primo film che diede inizio all'universo cinematografico Marvel.

I suoi poteri includono forza sovrumana, super resistenza fisica, una sorta di sesto senso alla Spider-Man per quanto limitato, la capacità di resistere a quasi qualsiasi tossina e veleno, e per quanto non sia più Binary ha ancora la capacità di assorbire e lanciare energia, sopravvivere nel vuoto dello spazio, volare e, se riesce ad assumere una quantità sufficiente (enorme) di energia, può temporaneamente ridiventare Binary e tra le altre cose viaggiare alla velocità della luce, controllare la gravità, le forze elettromagnetiche e il calore.

2012

È l'anno in cui Carol passa ufficialmente da Ms. Marvel a Captain Marvel, durante l'arco narrativo House of M e tramite un passaggio di consegne da Mar-Vell. Ma soprattutto, perché a seguire nasceva la sua nuova serie in assolo, scritta da Kelly Sue DeConnick  e disegnata da Dexter Soy

Dagli Avengers ai Guardiani della galassia

Nell'arco della sua storia Carol ha fatto parte di vari team, compreso lo S.H.I.E.L.D. e gli X-Men, ma è stata soprattutto parte attiva degli Avengers e dei Guardiani della galassia, aiutandoli sia sulla Terra che nello spazio, il che per ora in teoria, potrebbe farla arrivare in Avengers 4 almeno irritata da quanto accaduto.

A questo si aggiunge il commento rilasciato dal regista dei due (prossimi tre) Guardiani della galassia James Gunn, secondo cui la fase 4 Marvel sarà quella definita cosmica, e rappresenta anche l'unica notizia ufficiale sul futuro dell'universo cinematografico Marvel. E Gunn deve saperne qualcosa, visto che sarà il regista di Guardiani della galassia vol. 3, previsto in un punto imprecisato del 2020, ovvero molto dopo gli eventi di Infinity War e quelli di Avengers 4.

Kevin Feige conferma

Se i fan ancora discutono su chi sia il più potente tra i supereroi dell'universo cinematografico Marvel (e quindi a esclusione di quelli presenti nei fumetti e negli X-Men in casa Fox), Kevin Feige ha deciso di chiudere la discussione una per tutte dicendo che non solo Captain Marvel è il più potente personaggio Marvel mai introdotto al cinema, ma che è stato arduo trovarle qualche lato debole.

Captain Marvel, le cui riprese sono in atto già da tempo, è prevista in arrivo sulla Terra e nelle sale il 6 marzo 2019, sarà ambientato negli anni novanta, rappresentando il primo incontro con un supereroe da parte di Nick Fury (Samuel L. Jackson) e l'agente Coulson (Clark Gregg), parlerà della guerra Kree/Skrull e rappresenterà le origini del personaggio. Poi il 3 maggio 2019, sarà il momento in cui Carol Danvers risponderà a un certo messaggio e nulla sarà più come prima…