Radio libera Albemuth è stato considerato per anni, erroneamente, il canovaccio di Valis. I temi affrontati in questo romanzo sono stati sviluppati parallelamente in Divina invasione, ma esso è un romanzo che può essere letto anche autonomamente. Si tratta del progetto che Dick sviluppò negli anni settanta a cui aveva dato, in un primo momento, il nome Valisystem A, ma che non vide mai pubblicato.

In un'America alternativa governata da un tiranno di nome Ferris F. Fremont, che somiglia in modo inquietante a Nixon, e che ha instaurato un clima di oppressione e terrore, Nicholas Brady e Phil Dick tentano di opporsi al regime. E non sono soli, con loro c'è Valis, un satellite alieno che, per quello che ne sanno i protagonisti, potrebbe essere anche Dio. Ovviamente il regime farà di tutto per ridurli al silenzio, in una specie di caccia all'uomo con interrogatori ed intimidazioni in stile Orwell.

Qualcuno morirà, altri inseguiranno il loro destino con dolore ma mai con rassegnazione. E qualcuno forse ce la farà, ma non lo sapremo mai veramente.

La storia è opprimente, nello stile di Dick, ma anche molto avvincente; la claustrofobia che i personaggi provano fino alla fine è anche la nostra. Il lettore non si può esimere dal partecipare emotivamente alle avventure di Nick e Phil, anche se queste non lasciano quasi speranza, se non nelle ultime pagine, ma si tratta di una speranza vaga ed indefinita...

E' sicuramente un romanzo cinico questo e, anche se risente di qualche frettolosità nella scrittura, piuttosto godibile. Le parti più suggestive, come spesso in Dick, risultano quelle speculativo/filosofiche, dense di conflitti ancora irrisolti circa la natura del bene e del male.

E non mancano neanche le solite puntatine ironiche all'indirizzo di una religiosità convenzionale, nei discorsi tra i protagonisti a proposito di un gatto morto e della stupidità.