Sembrerà strano sentirlo dire in un'epoca di film da 200 milioni di dollari, ma A Quiet Place – Un posto tranquillo, seconda regia dell'anche co-protagonista John Krasinski insieme alla consorte anche nella vita reale Emily Blunt aveva un budget di soli diciassette milioni al momento del suo debutto nei cinema mondiali.

Eppure, con una storia che parte col presupposto che i personaggi non debbano fare alcun rumore e un budget così limitato, non di meno il film ha registrato 71 milioni nel mondo (fonte Box Office Mojo) nel primo week-end, di cui ben 50 in patria, e si avvia a diventare il successo inaspettato di questa primavera, almeno fino all'arrivo di Avengers : Infinity War, che non lascerà spazio più a nessuno.

Anche Stephen King ha voluto comunicare la sua ammirazione per il film su Twitter:

Un posto tranquillo è un'opera straordinaria, la recitazione è incredibile, ma il vero protagonista è il silenzio, che fa spalancare l'occhio della macchina da presa in un modo riuscito a ben pochi film.

Ma forse non tutti sanno che, per un breve periodo, il film era stato preso in considerazione come facente parte della saga/non saga di Cloverfield.

Perché? Tutto nasce dagli sceneggiatori.

Un incrocio inaspettato

Gli sceneggiatori Scott Beck e Bryan Woods
Gli sceneggiatori Scott Beck e Bryan Woods

Il duo di sceneggiatori Bryan Woods e Scott Beck hanno raccontato a Slash Film che mentre lavoravano alla sceneggiatura del film per la Paramount, nello stesso periodo era in produzione 10 Cloverfield Lane e a loro venne l'idea di proporlo come possibile cross-over con la saga di JJ Abrams, la cui Bad Robot lavora in collaborazione la Paramount, la quale co-produce e distribuisce i capitoli finora creati di Cloverfield.

L'idea arrivò a un executive, il quale pensò che avrebbe potuto funzionare.

Meglio soli

Ma, straordinariamente, una volta arrivata la sceneggiatura definitiva in Paramount, la casa di produzione decise che proprio nella sua unicità, un film fatto di silenzi e senza dialoghi, fosse in grado di reggersi in piedi da solo.

Qualcosa di nuovo

La loro più grande paura, spiegano i due autori, era che pur ammirando Abrams e la saga visionaria di Cloverfield, la loro sceneggiatura potesse essere smontata e rimontata per far sì che potesse farne parte.

Questo perché ritengono che al cinema ci siano ormai solo saghe conclamate, che si tratti di supereroi, remake, sequel, mentre nessuno vuole rischiare con una storia del tutto originale.

Il momento in cui la Paramount ha accolto di buon grado l'idea di un film a sé stante è stato per loro il miglior risultato possibile.

A Quiet Place – Un posto Tranquillo, è nei nostri cinema in questi giorni, voi lo avete visto, pensate che avrebbe potuto far parte dello strano mondo di Cloverfield?