Delos 22: Originals Originals

di Franco Forte

METROPOLITAN e

HALF THE DAY IS NIGHT

Continua la rubrica curata da Franco Forte per proporre ai lettori di Delos uno scorcio dei libri più interessanti usciti all'estero, e di prossima pubblicazione anche nel nostro paese.

METROPOLITAN

di Walter Jon Williams

La Metropoli, immensa, che ricopre l'intero pianeta ed è racchiusa da uno Scudo di energia per isolarla dallo spazio esterno, è un gigantesco accumulatore di energia - il Plasma - generato dalle strutture stesse dei palazzi, dei vicoli, dei tunnell sotterranei e dalla forza della mente umana. Questa energia scorre attraverso la città, viene raccolta da giganteschi accumulatori e utilizzata dall'Autorità per curare malattie, creare nuova vita, gestire il controllo urbano, assicurare o togliere potere. Il Plasma, nella Metropoli, è tutto, e l'Autorità ne detiene il controllo e lo sfruttamento totale. Questo determina l'esistenza di gruppi terroristici, criminali e ladri di Plasma, che lottano contro il governo per una dipendenza fisica ed etica dallo sfruttamento di questa energia vitale.

Aiah, una giovane funzionaria dell'Autorità, viene incaricata di individuare una sorgente potente ma ancora clandestina di Plasma, in modo che i tecnici del governo possano convogliarne l'energia nei serbatoi di stocaggio di quel settore. Inizia così l'avventura della protagonista nell'immenso territorio sotterraneo della Metropoli. All'insaputa di tutti, Aiah scoprirà una potente sorgente di Plasma non ancora registrata, e deciderà di impadronirsene per scopi personali, anche se sa che questo è illegale e può significare il rischio del carcere.

Così, a mano a mano che si rende conto del potere che la mente umana può ottenere dal Plasma (rendendo forte il corpo e mantenendolo giovane, consentendo di creare illusioni, di modificare la materia, di plasmare le cose) e del modo corretto di sfruttarlo a suo uso e consumo, elabora un piano: vendere il Plasma al miglior offerente, se possibile a Constantine, figura mitica e potente dell'aristocrazia che pare immortale per la gran quantità di Plasma che possiede e che è stato eletto a eroe di tutti coloro che desiderano sovvertire le regole della Metropoli facendo crollare l'Autorità e impegnando le risorse del Plasma per il bene del popolo. Constantine accetta l'offerta di Aiah, e per ricompensarla le insegna il modo corretto di sfruttarne le potenzialità. Diventeranno amanti, e lei parteciperà con Constantine all'offensiva per liberare una parte della Metropoli dal dominio dell'Autorità, e lì dare vita a un nuovo modello di società in cui il Plasma sia alla portata di tutti. Tra alleanze, congiure, tradimenti e battaglie, Constantine e Aiah riusciranno a ottenere i loro scopi, e la nuova città vivrà sotto il comando benevolo dell'eroe di un intero popolo.

Il romanzo non ha la levatura stilistica di Aristoi, ma conferma le qualità di questo scrittore che si sta imponendo all'attenzione mondiale come una delle realtà più interessanti della nuova narrativa di fantascienza post-cyberpunk.

Un romanzo che merita di essere conosciuto dai lettori italiani.

HALF THE DAY IS NIGHT

di Maureen McHugh

La trama del romanzo in sé è molto semplice e senza pretese, in quanto il libro della McHugh si interessa soprattutto delle ambientazioni e dell'atmosfera che impregna ogni pagina fino a voler assurgere a protagonista indiscussa. Ma la storia, in poche righe, è la seguente: il giovane e dinamico David Day si reca nella città sommersa di Caribe per iniziare un lavoro per conto di Mayla Ling, una bancaria. Ma sin dall'arrivo in quella metropoli cupa e opprimente David si pente di aver accettato l'incarico, per cui non appena ne trova l'occasione (l'esplosione della casa di Mayla) si allontana da lei deciso ad abbandonare il lavoro e le tensioni da cui si sente strangolare. Riuscirà a trovare un'altra occupazione e a eclissarsi per qualche tempo.

Nel frattempo, Mayla diventa la responsabile involontaria di una speculazione economica per cui una società priva di scrupoli riesce ad acquisire la banca per cui lei lavora, e a imporre un nuovo e più oppressivo regime di lavoro.

Umiliata e abbattuta da questa situazione, Mayla si licenzia, decisa a trasferirsi in un'altra città, ma per ragioni di sicurezza le viene rifiutato il visto d'ingresso.

Non sapendo più che fare, si mette alla ricerca di David per cercare di seguirne la strada, o quanto meno trovare un appoggio nell'uomo con cui ha avuto degli scontri d'opinione ma a cui non può fare a meno di pensare.

Quando finalmente, attraverso un'intricata rete di contatti, riesce a individuarlo, insieme cercano di farsi rilasciare dei passaporti falsi per abbandonare Caribe, ma l'impresa è più ardua e difficile di quanto avevano pensato.

Soltanto dopo alcune traversie e le conoscenze personali di Mayla riusciranno a ottenere quello che vogliono e a fuggire da Caribe per andare incontro alla libertà.

La maggiore forza espressiva di questo romanzo risiede nell'accuratezza e nella limpidezza con cui i personaggi e le ambientazioni sono ricostruiti. Tutta la vicenda si svolge sul fondo del mare, dove in un lontano futuro sono state costruite alcune città che si sviluppano nel sottosuolo a vari livelli, corrispondenti allo stato sociale di chi li abita.

Gli ambienti sono molto realistici, descritti con abbondanza di particolari e con estrema disinvoltura. La società in cui Mayla e David devono barcamenarsi è una sorta di ricostruzione futuristica di alcune delle più severe società a regime totalitario ancora presenti nel mondo attuale, con una tecnologia ovviamente più avanzata soprattutto a causa di un raffinato sistema informatico a disposizione della polizia (il che riporta inevitabilmente a romanzi come 1984 di Orwell, a cui sicuramente la McHugh deve essersi ispirata al momento di studiare l'ambientazione del suo libro).

I due personaggi principali, David e Mayla, sono caratterizzati in modo piuttosto netto e definito, al contrario dei personaggi minori di contorno alla vicenda, che esistono solo per mantenere vivo il corollario delle difficoltà umane dei protagonisti, ed esistono attraverso brevi descrizioni concise e atteggiamenti stereotipati.

Il desiderio di far emergere in netto rilievo David e Mayla è piuttosto evidente.

David è un forestiero che non riesce ad adattarsi al sistema rigidamente poliziesco di Caribe e lo giudica innaturale. Mayla, invece, pur avendo viaggiato all'estero, è profondamente legata al suo paese e alla realtà sociale su cui si basa. La fede della ragazza crollerà soltanto quando il sistema di Caribe non le consentirà più di continuare la sua vita normale, e cercherà di imporle una strada guidata.

Lo scontro tra David e Mayla è solo apparente, e ben presto sfuma in un sentimento di unione che li porterà a cercarsi vicendevolmente e a unirsi per la fuga dall'oppressione del regime di Caribe. I loro pensieri, le considerazioni ideologiche e sociali, oltre al loro punto di vista, sono così marcati da riuscire a coinvolgere totalmente il lettore.

In definitiva, si tratta di un romanzo scorrevole e di facile lettura, seppure intriso di una profonda ideologia. Le avventure, soprattutto gli incidenti in cui incorrono i protagonisti, scombinano la vita di David e Mayla cambiando radicalmente il loro modo di vedere la realtà, e li trascinano attraverso le bolge dantesche di un mondo sotterraneo e sottomarino che in definitiva si dimostra non troppo dissimile dal nostro.

Davvero pregevole la descrizione del sistema sociale su cui si basa Caribe, e la sua universalità indipendente dal tempo o dal luogo in cui si svolge il romanzo.

L'atmosfera da incubo e terrore sommesso in cui si trovano costantemente immersi i personaggi, che in qualche modo si rifà al kafkiano America, ricorda le ultime tensioni della narrativa cyberpunk, senza il condimento ormai diventato noioso e privo di originalità del continuo connubbio tra uomo e macchina.

La scrittura è lineare e sempre a un buon livello di dignità stilistica, impennandosi non di rado in escursioni verso invenzioni pure di linguaggio. La tecnica del narratore onniscente consente l'esposizione dei pensieri dei protagonisti senza inibizioni, richiamandosi alla tradizione forse meno innovativa ma certamente di più facile lettura, del '900.

In definitiva, un buon romanzo che merita di essere conosciuto dai lettori italiani, anche se forse non l'opera migliore di questa scrittrice che con la sua opera prima si era imposta all'attenzione mondiale. Un'autrice da tenere senz'altro d'occhio anche in futuro.