Come vi abbiamo raccontato poco tempo fa, per il duo di showrunner Gretchen J. Berg e Aaron Harberts al comando di Star Trek: Discovery dopo l'uscita di scena di Bryan Fuller, la prima stagione è stata la conclusione definitiva di un capitolo, quella guerra voluta dallo stesso Fuller, e l'inizio di una nuova direzione per la serie prequel, che però nel momento del suo ritorno dovrò fare i conti con un finale di stagione ingombrante, come hanno raccontato a EntertainmentOnline.

L'elefante nella stanza

I due erano consapevoli che vedere l'Enterprise era qualcosa che i fan si aspettavano. È un universo molto grande, ma l'incontro era inevitabile, anche perché ci sono ancora molte domande a cui rispondere sulla famiglia di Burnham (Sonequa Martin-Green), Sarek (James Frain) e ovviamente Spock. 

Ma non stiamo dicendo che porteremo in scena Spock nell'immediato, non vogliamo spoilerare nulla.

Il loro intento dichiarato era dimostrare di essere fedeli al canone e alla serie originale.

Pike

i due autori ritengono che sia per loro che per i fan sia una forte curiosità poter approfondire un personaggio come il capitano Pike, che si è visto in due episodi della serie classica, tre se si considera il pilot originale mai andato in onda The Cage.

Per loro, esplorare il mondo di questo personaggio è una forte possibilità che non escludono per il futuro della serie.

L'universo specchio

Anche per quanto riguarda questa dimensione parallela, al momento i due autori ritengono l'argomento chiuso. È servito come viaggio di autoscoperta per Burnham, per vedere le possibili conseguenze di possibili azioni e poter dare un addio appropriato a qualcuno.

Ma per tornarci dovrebbero trovare un nuovo, valido argomento.

Gli "organi" dei Klingon

Uno dei dibattiti durato più a lungo nella stanza degli sceneggiatori era legato al fatto che l'anatomia dei Klingon avesse due di tutto secondo il canone. Il che aveva portato il produttore esecutivo e regista Akiva Goldsman (A Beautiful Mind) a scherzare dicendo che avevano anche due peni… Così hanno deciso, indirettamente, di renderlo ufficiale nella serie.

L'universo cinematografico

Berg e Harberts pongono fine a ogni dubbio: i diritti cinematografici e quelli televisivi sono divisi tanto quanto i due universi e loro non possono usare nessuno dei personaggi visti nei film prodotti da JJ Abrams.

I personaggi nel mistero

Gli autori concludono dicendo che la storia tra il dottor Culber (Wilson Cruz) e Stamez (Anthony Rapp) è lungi dall'essere conclusa malgrado gli eventi del finale di stagione, mentre dove si trovi il vero capitano Lorca (Jason Isaacs) è un mistero che potrebbero riprendere in mano in futuro. Probabilmente, aggiungiamo noi, considerando i suoi impegni con la stagione due di The OA. Senza contare la versione universo specchio del capitano Georgiou (Michelle Yeoh) che è ancora in giro per la galassia. 

Il futuro di Star Trek Discovery sarà l'esplorazione, la diplomazia e la scoperta di nuove civiltà, come era stato raccontato dal leggendario autore Gene Roddenberry, ma per vedere la nuova direzione della serie dovremo attendere ancora molto: un punto indefinito del 2019 o forse, ma si spera di no, il 2020.