Un indizio che qualcosa non stesse funzionando era arrivato ben prima dell'arrivo della Mummia nelle sale, ovvero quando molti mesi prima era stata annunciata ufficialmente dalla Universal la nascita del suo universo cinematografico a base dei mostri classici di cui detiene i diritti dalla notte dei tempi (cinematografici), laddove però veniva eliminato dalla continuity narrativa proprio quel Dracula Untold che doveva lanciarlo nel 2014.

Poi arrivava la foto ufficiale del primo cast, che potete vedere in testa all'articolo, insieme all'annuncio dei capitoli a venire: L'uomo invisibile con Johnny Depp, La moglie di Frankestein con Javier Bardem e il ruolo della protagonista proposto ad Angelina Jolie, Il mostro della laguna nera, Il fantasma dell'opera, Il gobbo di Notre Dame, l'ennesimo Uomo Lupo, un nuovo Dracula e il dottor Jekyll interpretato da Russell Crowe a fare da collante fra tutti loro per arrivare a un futuro team up contro un nemico allora non meglio definito, ma forse consolidato con la prima nuova uscita: La mummia.

Purtroppo, il film con Tom Cruise e Sofia Boutella, pur incassando nel mondo la buona cifra di 409 milioni di dollari a fronte di un budget di 125, ne incassava solo ottanta in patria, non riceveva critiche positive e soprattutto si ritrovava schiacciato tra Wonder Woman e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, i quali raggiungevano il doppio degli incassi nel medesimo periodo.

Il risultato finale lo ha comunicato The Hollywood Reporter in questi giorni: Alex Kurtzman e Chris Morgan, i due autori al comando del Monster Universe hanno abbandonato il progetto. Il primo è tornato in casa CBS a seguire Star Trek: Discovery (di cui è co-autore con il fuoriuscito Bryan Fuller) e altri sei progetti per i quali è sotto contratto, mentre Morgan è ripartito con la sua saga principale: Fast & Furious, mettendo in moto lo spin-off con Dwayne The Rock Johnson e Jason Statham.

Nel frattempo la preproduzione della Moglie di Frankenstein, prevista nei teatri di posa di Londra, è stata fermata a tempo indefinito, in quanto la sceneggiatura di David Koepp e del regista Bill Condon è stata giudicata poco riuscita dagli executive della major.

La quale sta ora valutando alcune opzioni: vendere il franchise alla Blumhouse, casa di produzione specializzata per lo più in film a base di assassini seriali, o eliminare del tutto il concetto di universo collegato e offrire film indipendenti tra loro ad autori di alto livello che li realizzino liberamente. Oppure, trovare un nuovo autore che rimetta mano (di nuovo) al Monster Universe per trovare la strada giusta.

Peter Cramer, presidente della Universal, ha dichiarato come abbiano imparato molte lezioni sul processo creativo del franchise attraverso La Mummia e come non abbiano alcuna fretta di accelerare i suoi tempi di realizzazione, ma vogliano focalizzarsi sulla creazione dei migliori film possibile tramite gli autori di punta del mondo del cinema.

C'è ancora speranza per il Monster Universe? Secondo l'analista di settore Paul Dergaradebian

Non esiste che si arrendano. Questa è l'eredità della Universal.