Alien

L’astronave commerciale Nostromo, durante il suo viaggio di ritorno sulla Terra, viene bloccata dal computer della nave, denominata Mother (Madre), e il suo equipaggio viene risvegliato. Il computer è stato programmato per fermarsi e indagare su una presunta vita aliena. L’equipaggio un po’ controvoglia deve investigare e scende su un pianeta. Qui un membro dell’equipaggio viene attaccato da una forma di vita aliena. Riportato sull’astronave, l’alieno lascia l’ospite umano e sull’astronave comincia una caccia all’alieno adrenalinica. Alla fine, su una scialuppa di salvataggio, resteranno solo il tenente Ripley e l’alieno e la donna riesce ad espellere dalla capsula la creatura.

Un capolavoro della fantascienza virata all’horror.

La protagonista Ripley diventerà una vera e propria icona del cinema al femminile, diventando il prototipo dell'eroina per tante altre pellicole al femminile.

Aliens – Scontro finale

(Aliens, Stati Uniti e Gran Bretagna, 1986) di James Cameron. Con Sigourney Weaver, Michael Biehn, Paul Reiser, Lance Henriksen, Carrie Henn.

Il tenente Ripley viene ritrovata sulla navicella della Nostromo 57 anni dopo la sua fuga dal pianeta natale della creatura aliena che la sua astronave ha incontrato e di cui lei è l’unica sopravvissuta. La donna apprende di essere sopravvissuta anche a sua figlia, che era appena un bambina quando lei partì. Ancora sconvolta da ciò che accaduto, Ripley racconta a cosa è accaduto a bordo della Nostromo e di come l’alieno abbia ucciso tutto l’equipaggio, ma purtroppo nessuno le crede. Viene a conoscenza del fatto che addirittura il pianeta dove lei e i suoi compagni hanno trovato l’alieno è stato terra formato. Tuttavia, si sono persi i contatti con la colonia terrestre e il capo della compagnia che l’aveva ingaggiata per il viaggio della Nostromo le chiede di unirsi ad alcuni marines per investigare sul perché la colonia non comunica più con la Terra. La donna accetta riluttante. Giunti sul pianeta scopriranno che i coloni sono stati tutti uccisi da una orda di alien. L’unica sopravvissuta è una bimba denutrita e spaventata a morte…

James Cameron, che due anni prima ha dato vita alla saga di Terminator, riesce a no far rimpiangere il film Alien di Ridley Scott, di cui Aliens è il seguito. La formula che il regista americano sceglie è: più azione e più terrore. Spettacolare il duello finale. Il film ottiene un oscar per gli effetti visivi.

Alien 3

(Ibidem, Stati Uniti, 1992) di David Fincher. Con Sigourney Weaver, Charles Dance, Lance Henriksen, Charles Dutton, Paul McGann, Brian Glover, Ralph Brown, Pete Postlethwaite.

Claustrofobico e angosciante, questo terzo capitolo della saga di Alien non centra l’obiettivo, complice una trama troppo cervellotica e poco azione.

Ripley, il tenente sfuggita miracolosamente dalle grinfie di una creatura aliena sconosciuta alla razza umana, atterra con la propria astrobanve su Fiorina 161, una sorta di colonia penale. Il suo timore è che l’alieno sia presente a bordo della sua astronave e l’incubo diventa presto realtà. Ripley dovrà così confrontarsi di nuovo con la creatura, aiutata dai detenuti, ma dovrà anche compiere una difficile scelta personale che coinvolge direttamente l’alieno.

Alien 4 – La clonazione

(Alien Resurrection, 1997) di Jean-Pierre Jeunet. Con Sigourney Weaver, Winona Ryder, Ron Perlman, Dan Hedaya, J.E. Freeman, Brad Dourif, Michael Wincott.

Ripley è morta da duecento anni, ma il suo corpo viene clonato. La donna però nasconde un segreto: il suo DNA è mescolato a quello alieno. Gli scienziato che l’hanno clonata, infatti, vogliono estrarre da lei la Regina aliena che a sua volta dovrà dare vita ad una nuova progenie di Alien. Lo scontro è d’obbligo e così la nostra eroina si allea con un gruppo di mercenari per far fuori gli alien.

Quarto capitolo della saga creata da Ridley Scott. Questa volta il film funziona, grazie anche alla sceneggiatura di Joss Whedon che riprende la tematica della maternità già presente nel primo Alien. Di fronte ci sono due “eroine” al femminile, Ripley e la Regina Aliena, simbioticamente unite, ma nemiche in nome della sopravvivenza.

Alien vs. Predator

(AVP: Alien Vs. Predator, 2004) di Paul W.S. Anderson. Con Sanaa Lathan, Raoul Bova, Colin Salmon, Lance Henriksen, Agathe De La Boulaye, Ewen Bremner

Una squadra internazionale di archeologi, scienziati ed esperti della sicurezza, guidati da Alexa “Lex” Woods, ambientalista ed esploratrice, insieme all'archeologo Sebastian De Rosa, scopre a circa 600 metri di profondità, sotto la calotta di ghiaccio dell'Antartide, una piramide che porta in sé tracce delle culture atzeca, egizia e cambogiana. Dentro la piramide i Predators hanno tenuto in vita una Regina Alien, che ha deposto uova ad intervalli di 100 anni. I giovani guerrieri Predators sono addestrati proprio combattendo contro la prole degli Alien. Il team, insomma, ha scoperto ed è testimone di un incredibile rito di passaggio, nonché di una vera e propria guerra tra Aliens e Predators. Un film tutto sommato godibile, non un capolavoro, ma nemmeno un puro e semplice accoppiamento di due fra le saghe cinematografiche più “mostruose”, di questi ultimi anni.

Il film è ricco di scene a metà tra l’azione pura e quel sense of wonder tipico dei film degli anni Cinquanta, quando la cine-fantascienza dei mostri, umanoidi e non, conobbe la sua età dell’oro. Il cast internazionale si è dimostrato all’altezza, interpretando in modo realistico un gruppo di uomini alla scoperta di un orrore che è cominciato ben prima che l’uomo mettesse piede sulla Terra. Non guastano i riferimenti alla narrativa di H.P. Lovecraft, ed in particolare ad uno dei romanzi più fantascientifici qual è At the Mountains of Madness, non a caso pubblicato su Astounding nel 1936, una tra le più note riviste di science fiction.

Prometheus

(Ibidem, 2012) di Ridley Scott. Con Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall-Green e Charlize Theron.

Nel 2093 l’astronave Prometheus parte per una missione segreta verso un lontano pianeta. Sovvenzionata dal ricchissimo e moribondo industriale Weyland, i due antropologi che la compongono Elizabeth Shaw e Charlie Holloway sperano di trovare in quel lontano pianeta la risposta alle domande che l'umanità si pone da sempre sull'origine della vita umana sulla terra. Il viaggio stellare sotto la direzione dell'intransigente comandante Meredith Vickers non insegue però esclusivamente uno scopo scientifico. Le vere ragioni di questa potenziale scoperta, che potrebbe far crollare l'insieme delle teorie evolutive conosciute fino ad oggi, rischieranno però di mettere seriamente in pericolo la disparata equipe di questa spedizione non ufficiale.

Film che doveva essere il prequel all'originale Alien, ma che si è rivelata una vera delusione per i tanti fan. Il film ricalca la storia proprio dell'originale pellicola, senza apportare nulla alla saga. Ottima l'interpretazione dei protagonisti, Noomi Rapace e Michael Fassbender, seppura incastrati in una trama senza tracce d'originalità.