Tra le prime storie di fantascienza mai scritte figura il racconto del diluvio universale, mito presente in culture differenti e lontane tra loro nel tempo e nello spazio.

Nel romanzo Domani il mondo cambierà, riproposto da Urania nella categoria I capolavori, l'azione si svolge su Miranda, un lontano pianeta minacciato proprio da un terribile diluvio che ciclicamente lo colpisce con violenza.

Tuttavia non è la catastrofe incombente il solo tema del romanzo, basato più sulla psicologia dei protagonisti che sull'azione.

La caccia del burocrate, personaggio senza nome a impersonare la cieca autorità, a Gregorian, moderno Prometeo che ha portato tecnologie proibite su Miranda, assume ben presto i contorni del mito.

Un'opera complessa, che mescola diversi elementi in una storia complessa, dove niente è come sembra.

Alla fine il mito del diluvio ha portato fortuna a  Micheal Swanwick, autore che si è portato a casa la bellezza di cinque Premi Hugo nella categoria del racconto, ma solo con Domani il mondo cambierà è riuscito a trionfare con un'opera lunga, aggiudicandosi il prestigioso Premio Nebula nel 1991.

Il libro

Il mito di Atlantide, i vari Diluvi rappresentati nella Bibbia e al cinema ci hanno insegnato che maree travolgenti possono cambiare il mondo, spazzando la civiltà faticosamente costruita dai suoi colonizzatori. Nel caso di un pianeta esterno al sistema solare, e che subisce periodicamente drammatici mutamenti nel clima, il flagello può essere visto come un’opportunità di rinnovamento, di palingenesi. Ma su Miranda si aggira un ambiguo personaggio – metà filosofo, metà scienziato – che tenta di esportare tecnologia proibita, e che bisogna rintracciare prima delle maree del giubileo; mentre l’uomo che lo insegue, un cacciatore delle tecno-esportazioni, non ha più un minuto da perdere. Torna su “Urania” un romanzo famoso e vincitore del premio Nebula, ardita cavalcata oltre la Terra che ha il sapore dell’antico mito di Oceano.

L'autore

Micheal Swanwick, nato nel 1950, vive a Philadelphia in Pennsylvania. Swanwick è senz’altro uno dei maggiori autori americani degli ultimi trent’anni ma anche, paradossalmente, uno dei meno celebrati. Ha al suo attivo molti racconti e romanzi di successo e ha vinto il premio Nebula con Domani il mondo cambierà (Stations of the Tide, 1991). Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo anche Il tempo dei mutanti (In the Drift, 1984), L’intrigo Wetware (Vacuum Flowers, 1987) e Ossa della terra (Bones of the Earth), un piccolo capolavoro del 2002

Micheal Swanwick, Domani il mondo cambierà (Station of the tides, 1991), traduzione Marco Pinna, Mondadori, collana Urania n. 1642, pagine 238, Euro 6,50, ebook Euro 3,99.