I famosi mattoncini LEGO (il cui nome è la contrazione di Leg Godt che in danese vuol dire “gioca bene”) sono una delle icone del nostro tempo, ormai sinonimo di gioco di costruzioni, cosi come per altri grandi marchi i cui nomi commerciali hanno sostituito il nome specifico del prodotto.

Il marchio nasce nel 1936 quando una falegnameria in crisi comincia anche a produrre giocattoli in legno, che poi diverranno modulari con incastri specifici via va più complessi.

Poco più di 20 anni dopo, ci fu il passaggio ai materiali plastici con l’introduzione dei primi mattoncini il cui meccanismo di connessione è rimasto pressoché inalterato fino ai nostri giorni.

La versatilità dei mattoncini cresceva di anno in anno in una sorta di evoluzione, sviluppandosi sia per i bambini piccoli (giochi per neonati che si potevano poi perfettamente integrare con le costruzioni dei più grandi) che con la creazione di pezzi sempre più complessi (motori elettrici per treni, rotismi e trasmissioni idrauliche, etc), con l’applicazione ad altri campi come ad esempio la programmabilità di alcune parti speciali tramite il linguaggio Logo (sviluppato dallo scienziato del MIT Seymur Papert, collaboratore di Jean Piaget).

La facilità con cui, pur mantenendo inconfondibile lo stile lego, era possibile riprodurre scenari realistici o fantasiosi ha fatto sì che pian piano altri brand si servissero dei mattoncini Danesi come i personaggi e le navi dei pirati dei Caraibi, robot e astronavi di Star Wars, il magico mondo degli studenti di Hogwart in Harry Potter e non poteva mancare il mondo dei supereroi, con i personaggi Marvel e Dc Comics.

Il legame tra i lego e il cinema non è così recente, come potrebbe sembrare, e comincia già nei primi anni Ottanta con i brickmovie. Il brickmovie, come la stessa parola suggerisce è un film fatto con i mattoncini; in pratica utilizzando la tecnica dello stop motion e la grande versatilità delle costruzioni e la varietà dei personaggi già negli anni Settanta, alcuni appassionati mettevano in scena storie utilizzando le costruzioni. Gran parte di queste produzioni, essendo in primis amatoriali e poi non autorizzate dai produttori dei mattoncini sono rimaste misconosciute fino all’arrivo di Youtube che ha permesso loro di venire alla luce.

Pian piano, cominciando dall’utilizzo dei Lego in alcuni videoclip musicali e in pubblicità sempre più complesse, insieme all’utilizzo massivo della computer grafica all’inizio di questo millennio, forte anche del bisogno di rinforzare un brand dopo svariate crisi vengono fuori videogiochi e film per la Tv aventi alla base le trame delle linee Lego (Bionicle, Chimay, Etc).

Nel 2014 il passo per il grande schermo era maturo e un lungometraggio vede la luce: Lego the Movie. Scritto e diretto da Phil Lord e Christopher Miller, il film ottiene un grande successo, anche perché la pellicola piace sia ai bambini che ai grandi, quelli che con i mattoncini ci hanno giocato e poi magari sono diventati degli appassionati. Il film narra l’avventura di un uomo, anzi pardon, di un omino qualunque con un banale lavoro di operaio edile nell’universo Lego. Emmet è il suo nome e la sua vita da banale diventerà complicatissima quando scoprirà di essere l’eletto, ossia il predestinato a compiere un particolare missione che lo porterà a salvare il mondo. Per fare ciò, Emmet attraverserà vari mondi componenti l’immaginario lego, dallo spazio al west. Come ogni avventura che si svolga anche nel mondo non a mattoncini, l’eroe troverà sul suo cammino tanti ostacoli, ad opera di una torva di cattivoni a cui faranno da contraltare una manica di eroi tra cui spicca Lucy, che indovinate con chi è fidanzata? No, non con Emmet bensì con Batman (licenza poetica del mondo Lego).

E proprio Batman è il protagonista di quello che è riduttivo definire come un sequel di The Lego Movie, ossia di Lego Batman – Il Film. Dietro la macchina da presa c'è Chris McKay, già aiuto regista di Lord e Miller nel precedente film.

Chris Mckay è nato a Chicago, ed è regista, sceneggiatore e produttore. È stato apprezzato e premiato per gli show della Adult Swim, “Robot Chicken”, “Titan Maximum” e “Morel Orel”, dirigendo oltre 40 episodi di “Robot Chicken”, uno degli show di Cartoon Network fra i più apprezzati e accreditati dalla critica, con due nomination agli Emmy Award come Outstandong Animated Program. McKay è membro di Comic-Con International, Wizard World’s Comic-Con Tour e dell’Anime Expo. È anche sceneggiatore e regista di un film horror attualmente in fase di sviluppo.

In Lego Batman, il nostro supereroe ha salvato Gotham ancora una volta dal perfido Joker, ma il commissario di polizia Jim Gordon lascia l'incarico alla figlia Barbara, che ha intenzione di voltare pagina con la dipendenza della metropoli dal vigilante mascherato. Per dimostrare a tutti di essere insostituibile, Batman imprigiona Joker nella Zona Fantasma, la prigione spaziale in cui Superman relega i peggiori criminali dell'Universo. Peccato che il piano di Joker prevedesse proprio tutto questo…

Nella pellicola, il nostro giustiziere è in una profonda crisi di identità, ha da poco salvato Gotham ma questo non lo salva dalla depressione. Il tutto è sintetizzato da una battuta del fidato Alfred, maggiordomo iper-protettivo: “Signore, l’ho vista attraversare fasi simili a questa anche nel 2016 e nel 2012 e 2008 e 2005 e 1997 e 1995 e 1992 e 1989 e in quella strana del 1966!”. Ognuno degli anni citati è quello relativo ad una trasposizione filmica del cavaliere mascherato, e quella strana del 1966 è la famosa serie con Adam West come protagonista, quella più scanzonata, e probabilmente che più si avvicina ai temi del film attuale.

Nella versione originale Will Arnett riprende il suo ruolo da protagonista di The Lego Movie prestando la propria voce a Lego Batman, alias Bruce Wayne. Zach Galifianakis doppia il Joker, Michael Cera è l'orfano Dick Grayson, Rosario Dawson è Barbara Gordon, mentre Ralph Fiennes dà la voce ad Alfred.

Claudio Santamaria torna a doppiare il pipistrello mascherato dopo la saga dei tre film live-action diretti da Christopher Nolan e il precedente The Lego Movie, mentre Geppi Cucciari ha doppiato Barbara Gordon alias Batgirl e Alessandro Sperduti il giovane Robin.

Anche nella realizzazione di questo film ogni singola scena, soprattutto nella minuziosa Gotham è stata vidimata da una speciale task forces della Lego per verificarne la plausibilità dei pezzi realizzati. Alcune scenografie che fallavano degli agganci o utilizzavano pezzi poco robusti sono state infatti rifatte per rendere le scene ancora più realistiche, almeno per il mondo Lego.

Il film ha già riscosso il plauso della critica e siamo sicuri che il pubblico lo premierà, sia quello dei bambini sia quello degli adulti, coloro che nella loro vita hanno almeno una volta incastrato un mattoncino per creare un mondo di fantasia tutto loro.