I giornali e telegiornali lo hanno ricordato soprattutto per The Elephant Man, film diretto da David Lynch nel 1980 nel quale aveva il ruolo principale, anche se nascosto da una maschera. Ma gli appassionati di fantascienza e fantasy hanno molti altri motivi per ricordarlo. In particolare per quel ruolo in Alien di Ridley Scott, girato l'anno prima, nel quale, in una scena rimasta nella storia del cinema, gli veniva fatto uscire un piccolo alien dalla pancia.

John Hurt tra fantascienza e fantasy ha un curriculum quasi imbattibile. È stato Winston Smith in 1984, ed è stato l'equivalente del Grande Fratello in V for Vendetta, nel 2005. È stato l'artigiano delle bacchette magiche Ollivander nella saga di Harry Potter e il professor Broom in quella di Hellboy. Ha avuto anche una parte in Spaceballs, in cui faceva la parodia di sé stesso in Alien. E poi è stato il "war doctor" nello speciale del Cinquantenario di Doctor Who. Ha avuto parti in Contact e in Snowpiercer.

Nato nel 1940 nel Derbyshire, visse un'infanzia solitaria in una scuola cattolica. Passò poi a un collegio a Lincoln, che lasciò per andare in un college artistico. Ma abbandonò gli studi, e passò un periodo molto duro, povero, vivendo in un seminterrato. Finalmente riuscì a superare un test di ammissione alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, da dove prese il via la sua carriera.

Ha vinto un Golden Globe, quattro Bafta ed è stato nominato due volte al Premio Oscar. Ha ricevuto il titolo di Commendatore dell'Impero Britannico e di Knight Bachelor.

Ha avuto cinque mogli, anche se la relazione più lunga fu probabilmente quella con Marie-Lise Volpeliere-Pierrot, con cui non si sposò mai, e che morì per un incidente a cavallo.

Una curiosità: è l'attore che è morto più volte sullo schermo: oltre quaranta.