La scomparsa improvvisa e prematura di un attore porta molto dolore, ma porta anche problemi pratici. Soprattutto quando quell'attore, o attrice in questo caso, era impegnata in una saga che l'avrebbe vista al centro della storia in altri due film.

Se Episodio VIII, in uscita il prossimo Natale, sembra essere fuori pericolo, avendo Carrie Fisher completato tutte le riprese che la riguardavano prima di morire, tutt'altro paio di maniche è Episodio IX, nel quale, a quanto sembra, la Fisher avrebbe dovuto avere un ruolo ancora più importante.

Secondo Hollywood Reporter Colin Trevorrow, regista del film, avrebbe avuto un incontro alla Lucasfilm con Kathleen Kennedy per discutere le varie opzioni. Il tempo non manca, visto che le riprese non dovrebbero cominciare prima di un annetto, ma la soluzione del problema non sarà semplice.

Le ipotesi sul tavolo sono due: la prima è quella di rispettare il personaggio di Leia, evitandole una "morte" sommaria e lasciandole lo spazio dovuto, ricreandola sullo schermo in computergrafica. I buoni risultati ottenuti con Moff Tarkin in Rogue One rendono l'ipotesi effettivamente realistica; ci si può aspettare inoltre che con un paio d'anni di sviluppi la tecnica possa essere ulteriormente migliorata.

L'altra ipotesi è quella di rispettare l'attrice Carrie Fisher lasciando in pace la sua immagine, e riscrivere la sceneggiatura in modo da eliminarne il personaggio. 

Secondo alcuni le probabilità punterebbero sulla prima soluzione; se venisse scelta la seconda non sarebbe neppure da escludere l'inserimento di qualche scena aggiuntiva in Episodio VIII per giustificare la sparizione del personaggio dal film successivo.

Naturalmente, tra le due opzioni sono possibili anche via di mezzo: un ridimensionamento per quanto possibile del ruolo di Leia, e l'uso dell'alias digitale per le scene ineliminabili.

Lucasfilm ha comunque a disposizione ben 50 milioni di dollari per risolvere il problema, tanto è quanto le assicurazioni dovranno pagare per la scomparsa di Carrie Fisher.