Gian Filippo Pizzo ha una particolare abilità nel saper “confezionare” sempre delle interessanti antologie e questa volta presenta Delitti dal futuro (2016), edito dalla Istos edizioni nella collana Gialli.

Con questa antologia che contiene racconti scritti da autori molto conosciuti e altri un pochino meno, il curatore dimostra, non solo la sua bravura, ma anche la possibilità che le avventure di fantascienza, sia che si svolgano nello spazio al chiuso entro astronavi, su pianeti alieni, nel futuro o nelle tante situazioni già esplorate da questo genere, si possono colorare di giallo.

Il lettore si troverà a leggere nove storie che come abbiamo scritto miscelano per bene la fantascienza con il giallo, come nel caso di una nuova avventura di padre Antonio Stanislawski, l'agente dei Servizi Segreti Vaticani inventato da Andrea Carlo Cappi; una storia dal finale amaro e a sorpresa dell'autore già premio Italia e premio Europa per la fantascienza Pierfrancesco Prosperi; un poetico e avvincente racconto dello scrittore premio Urania e premio Gran Giallo Città di Cattolica Franco Ricciardiello; e poi altri scritti appassionanti, tutti pieni di mistero e tensione, che coniugano in maniera quasi perfetta il giallo e la fantascienza.

Altro racconto esemplare di questo mix è il racconto Un distintivo in rosso di Falcioni & Garello che evoca fin dal titolo una celebre opera di Conan Doyle, ma qui non ci sono Sherlock Holmes e il Dottor Watson: sostituiti da una ispettrice di polizia e da una specie di computer/robot di dimensioni ridottissime che si può attaccare alla giacca e pulsa di luce purpurea. Insieme, quasi in simbiosi cibernetica, riusciranno a risolvere un intricatissimo caso di omicidio, in un racconto scanzonato e divertente, pieno di citazioni ma anche con una trama ben congegnata e una soluzione perfettamente logica, nella migliore tradizione della detective story classica.

Una antologia ad alto livello per quanti amano la fantascienza condita con un pizzico di mistero.

Un brano della prefazione scritta dal curatore: 

Quindi, tornando a quello che si diceva sopra, unire sì la fantascienza al giallo, ma facendo questa volta in modo che fosse quest'ultimo ad avere l'attenzione principale, che il lato poliziesco avesse il sopravvento. Per questo abbiamo chiesto agli autori qui presentati di scrivere essenzialmente delle crime story del tipo più classico possibile, in cui ci fosse il poliziotto o l'investigatore, il delitto, l'indagine, gli interrogatori, le false piste, le accuse, gli indizi, le testimonianze e tutto quanto costituisce lo standard di un buon poliziesco. Il tutto comunque in un contesto fantascientifico, altrimenti che fantapolizieschi sarebbero?

Si troveranno dunque racconti ambientati nel futuro o racconti in cui il futuro invade il nostro presente, gadget tecnologici oggi inesistenti e tutto il contesto tipico della science fiction, ma soprattutto dei crimini che non sarebbero potuti avvenire diversamente e che hanno una – spesso sorprendente – spiegazione fantascientifica.

Ai lettori decidere se il risultato è all'altezza delle premesse.

Il curatore

Il curatore della raccolta, Gian Filippo Pizzo, è saggista e antologista: tra i suoi ultimi lavori la Guida al cinema di fantascienza, la Guida alla letteratura horror e la Guida al cinema horror, in collaborazione con Walter Catalano, Roberto Chiavini e Michele Tetro (tutti apparsi presso Odoya, 2014-2015). Per le antologie ricordiamo Le Variazioni Gernsback (con W. Catalano e Luca Ortino, Edizioni della Vigna, 2015), Il prezzo del futuro (con Vittorio Catani, La Ponga 2015),  La cattiva strada (con R. Chiavini, Delmiglio, 2015) e Oltre Venere (La Ponga Edizioni, 2016).

Inoltre non si può tacere sull’enorme numero di articoli e saggi da lui scritti e pubblicati su quotidiani, riviste e su pubblicazioni specializzate (Robot, Aliens, Urania, Isaac Asimov Rivista di fantascienza, Urania solo per citarne alcune) vincendo anche moltissimi premi.

Il libro 

Ecco cosa si può ottenere ottenere coniugando la science fiction con il poliziesco più tradizionale, come dimostrano gli altri otto racconti qui presentati, che variano dal police procedural al giallo di deduzione fino al thriller ma al contempo sono rigorosamente di fantascienza o per l'ambientazione futuristica oppure per la spiegazione del crimine. Quindi fantascienza di tipo sociale e non spaziale, e gialli in piena regola, senza necessità di far ricorso alle atmosfere malsane e alle società degradate di un futuro più o meno prossimo nel quale vengono ambientati delitti efferati, come hanno fatto molti romanzi e film "fanta-noir" da Biade Runner in poi.

Gian Filippo Pizzo (a cura di), Delitti dal futuro (2016), Istos Edizioni, collana Gialli 1, pagg. 300, euro 13,00