Era atteso da migliaia di lettori, e finalmente è arrivato nelle librerie il romanzo Fine turno (End of Watch, 2016) con il quale quel grandissimo e amato scrittore che risponde al nome di Stephen King, chiude la trilogia dedicata all’ex poliziotto Bill Hodges, una trilogia iniziata con Mr. Mercedes e proseguita poi con Chi perde paga. Romanzi tra il poliziesco e il sovrannaturale.

Abbiamo conosciuto Bill Hodges quando in qualità di detective indagava per catturare un ignobile psicopatico che, alla guida di una potente Mercedes che aveva rubato, si era scagliato a tutta velocità contro un folto gruppo di persone che in fila dalla notte attendevano per poter trovare un lavoro.

Nell’impatto erano morte otto persone e molte altre erano rimaste ferite, alcune riportando traumi che le avrebbero rese invalide per tutta la vita.

Non si era riusciti a catturare chi aveva commesso quel folle gesto e con il passare del tempo Hodges era andato in pensione. Un momento triste per lui che oltre tutto era anche sbeffeggiato dall’assassino che aveva preso a scrivergli vantandosi di essere ancora libero.   

Hodges, pur in pensione, aiutato da Jerome Robinson un ragazzo nero molto bravo a usare il computer e da Holly Gibnev, anche lei brava a usare il pc, ma con dei piccoli problemi di comportamento: trova anche difficoltà a relazionarsi con estranei; continua le indagini per catturare quello psicopatico pericoloso che risponde al nome di Brady Hartsfield.

Nel secondo volume abbiamo seguito le indagini sia per individuare e catturare Mr. Mercedes ma anche per catturare un certo Morris Bellamy che dopo anni di galera, per aver ucciso uno scrittore (c’è un preciso riferimento a Misery), quando esce dal carcere cerca di recuperare quanto aveva rubato in casa dello scrittore. Ma il “malloppo” era stato trovato da un ragazzo, Pete Sauber, e ora tutta la sua famiglia è in pericolo in quanto Morris ha individuato dove vivono e corrono il serio rischio di venire tutti sterminati.

Sarà Bill Hodges a salvare la famiglia ma nel contempo scopre Brady Hartsfield e la sua folle intenzione di provocare una strage ben peggiore di quella perpetrata con la Mercedes; riescono a fermarlo all’ultimo minuto in una sequenza mozzafiato e sarà la timida Holly a mandarlo quasi al creatore, colpendolo alla testa con un’arma inusuale (una calza riempita di biglie).

Nel volume ora in libreria scopriamo che Brady Hartfield è ricoverato in ospedale, sono passati cinque anni, è sempre in coma, ma il primario di neurologia Felix Babineau di nascosto per molto tempo gli ha iniettato un medicinale sperimentale che doveva, in teoria, risvegliare i pazienti in coma, ma su Brady apparentemente non avviene nulla. Il primario non sa che il suo paziente ha preso nuovamente a ragionare con il suo cervello, che mentalmente si è creato un arto mentale con il quale riesce a muovere qualche oggetto, oppure riesce nuovamente a muovere le sue mani.

Vuole ancora uccidere persone innocenti e vendicarsi di Hodges che lo ha scoperto e reso invalido per sempre. Questa voglia di vendetta sarà appagata il giorno che il vecchio bibliotecario gli lascia sul letto una tavoletta elettronica piena di giochini di una ditta che poi è fallita.

Non spieghiamo quale uso farà di questa tavoletta e in particolare di un giochino in essa contenuta, ma il lettore scoprirà che Brady riesce a impadronirsi della mente della persona che ci gioca, diventando padrone di un potere incredibile e pericolosissimo e da quel momento inizieranno le sue vendette che colpiranno anche adolescenti ma in particolare cercherà di distruggere in ogni modo l’odiato Hodges, che nel contempo ha scoperto di avere un tumore che gli lascia pochi mesi di vita, mesi che lui userà per fermare quel folle psicopatico.

Questo ultimo lavoro del “RE” è veramente unico, avvincente e unisce atmosfere del poliziesco (molto marcate nei primi due romanzi) con un tocco di horror.

Sicuramente, come tutta la produzione di questo grande scrittore, un romanzo o per meglio dire una trilogia da non perdere

L’autore 

Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di trent'anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont.

Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Shining, Stand by me, Le ali della libertà, Il miglio verde,  per citarne solo alcuni.

Sono seguitissime anche le sue serie TV, ultima in ordine di apparizione quella tratta da The Dome, trasmessa da RAI2. Recentemente King si è dedicato ai social media e in breve tempo ha conquistato centinaia di migliaia di follower su Facebook e soprattutto su Twitter.

Il presidente Obama  lo ha premiato  con la "National Medal of Arts" (la più alta onorificenza ad un singolo artista conferita in nome del popolo americano) con questa motivazione: King è uno degli scrittori più popolari e prolifici dei nostri tempi poiché riesce a combinare la narrazione con la sua acuta analisi della natura umana.

Il libro

In un gelido lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il dolore lo assilla da un po' e ha deciso di sapere da dove viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney. Ha pensato a loro perché l'apparente caso di omicidio-suicidio che si è trovato per le mani ha qualcosa di sconvolgente: le due vittime sono Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217 dell'ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo. Mentre invece la diabolica mente dell'Assassino della Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri inimmaginabili, tanto distruttivi da mettere in pericolo l'intera città. Ancora una volta, Bill Hodges e Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di forza sovrannaturale. E a Hodges non basteranno l'intelligenza e il cuore. In gioco, c'è la sua anima.

Dalla trilogia di Bill Hodges sarà tratta una miniserie TV diretta da Jack Bender, il regista di Lost  e Under the Dome

Stephen King, Fine turno  (End of Watch, 2016), traduzione Giovanni Arduino, Sperling & Kupfer, collana Pandora, pagg. 475, euro 19,90