Un omicidio è sempre una brutta faccenda, ma quando sono rimaste solo trecento persone al mondo la prospettiva cambia.

Questo il tema della terza opera che Vernor Vinge ha ambientato nell'universo delle Bolle, i misteriosi artefatti tecnologici apparsi apparentemente dal nulla sulla superficie terrestre.

Pur facendo parte, assieme a Quando scoppiò la pace e The ungoverned (1985), della serie detta Realtime, I naufraghi del tempo è un murder mystery perfettamente leggibile a sé stante.

Unico collegamento tra le diverse opere il massimo prodotto della tecnologia dei tecnalchi, le Bolle.

Si tratta di zone di stasi, campi di forza impenetrabili a materia ed energia che permettono il viaggio nel tempo (solo nel futuro, a dire il vero), con questo mezzo trecento sopravvissuti dal ventunesimo secolo sono arrivati in un remotissimo futuro, dove qualcuno custodisce un segreto tanto importante da giustificare un omicidio.

Le indagini vengono affidate a Wil Brierson, unico detective disponibile, sulle sue spalle una responsabilità terribile, quella di evitare la scomparsa di quanto rimane dell'umanità.

Il libro

In un futuro lontano cinquanta milioni di anni la civiltà umana non esiste più, distrutta nel ventitreesimo secolo da un oscuro fenomeno noto come Estinzione. A organizzare una parvenza di ricostruzione badano i tecnalti, tra i pochi superstiti dell’ultima generazione vissuta sulla Terra: la loro scienza avanzata potrebbe essere veramente l’ultima speranza per il genere umano. Un gruppo di avventurosi e involontari naufraghi del tempo è sbarcato su questo mondo in agonia a bordo di sfere di energia indistruttibili, le “bolle” di cui si parla anche nella Guerra della pace (Urania Collezione n. 158). Purtroppo, poco dopo il recupero della sfera che contiene i sopravvissuti, le conoscenze dei tecnalti vengono sfruttate per un atroce delitto, e tutti gli indizi lasciano pensare che l’assassino voglia ripetere il suo gesto mirando stavolta a una vittima più illustre. Tutto quello che rimane del genere umano…

L'autore

Vernor Vinge è nato nel 1944 a Waukesha, nel Wisconsin, e fino al 2002 ha insegnato matematica alla San Diego State University. Tra i suoi romanzi ricordiamo Il mondo di Grimm (Grimm’s World, 1969), Naufragio su Giri (The Witling, 1976), La guerra della pace (The Peace War, 1984) e I naufraghi del tempo (Marooned in Realtime, 1986), tutti pubblicati su Urania, oltre a Universo incostante (A Fire Upon the Deep, 1992; premio Hugo 1993) e Quando la luce tornerà (A Deepness in the Sky, 1999; premio Hugo 2000). Con Alla fine dell’arcobaleno (Rainbows End, 2006; premio Hugo 2007, Urania n.1561), descrive il mondo del prossimo futuro come in un documentario. Vinge è anche autore di importanti racconti brevi, raccolti nel volume The Collected Stories of Vernor Vinge (2002).

Vernor Vinge, I naufraghi del tempo (Marooned in Realtime, 1986), Mondadori, collana Urania Collezione n. 164, Euro 6,90, ebook Euro 3,99.