Il "trono di spade" (la metafora è voluta) della HBO vacilla sotto lo spinta di avversarie come Netflix e Amazon Prime ed è così che Westworld è diventata la scommessa più ambiziosa del canale via cavo: non solo dare nuova vita al film di culto del 1973 scritto e diretto da Michael Crichton, ma creare la serie che nelle intenzioni vuole prendere il posto della uscente Game of Thrones.

Come? Partendo da solo una delle attrazioni del parco, il mondo western e poi chissà, esplorando le altre negli anni successivi.

Nei giorni scorsi il canale ha postato alcune foto inedite e gli showrunner hanno risposto alle domande dei critici durante l'ultimo incontro annuale tra produttori televisivi e giornalisti di settore da cui sono emersi alcuni dettagli interessanti.

Michael Crichton

Come ha svelato Jonathan Nolan, circa venti anni fa lo scrittore si era incontrato con JJ Abrams, proponendogli di trovare il modo di realizzare il remake del film. Ma Abrams non pensò che fosse possibile battere una storia così iconografica e il progetto si fermò lì. Solo dopo la scomparsa di Crichton Abrams si rese conto che l'unica soluzione possibile era realizzare una serie tv.

Il Pistolero

Così era chiamato il mitico androide impersonato da Yul Brinner, mentre la sua controparte moderna ha assunto connotati un po' diversi, come ha raccontato Ed Harris.

Nella serie i visitatori vengono chiamati guests ("ospiti") e i robot hosts ("accompagnatori"), L'uomo in nero, come viene chiamato, non era sempre stato così come lo vediamo nella storia: è stato un ospite per trenta anni e all'inizio voleva solo esplorare le possibilità.

Poteva uccidere o avere sesso con le robot prostitute, il tutto senza conseguenze.

Poi qualcosa è scattato in lui: la sua parte più oscura e violenta, che qui era libera di esprimersi, di vedere dove fin dove poteva spingersi:

Ma c'è qualcosa in più, lui è convinto che a un livello più profondo accadano altre cose nel parco e pensa che più caos possa portare tra i robot e le persone meglio è, ma non è casuale, ha uno scopo.

Gli ospiti

Jimmy Simpson
Jimmy Simpson

Il modo migliore per presentare il mondo di Westworld è attraverso gli occhi di due ospiti, Logan (Ben Barnes) e William (Jimmy Simpson). Il primo è un veterano del parco e non vede l'ora di mostrare all'amico tutti ciò che ha imparato, l'altro è inizialmente riluttante, ma un po' alla volta è intrigato dalle possibilità che gli si aprono davanti.

Dolores scopre la verità

Jonathan Nolan ha raccontato che l'aspetto che trovavano più interessante era raccontare la storia a cominciare dal punto di vista degli accompagnatori, raccontare il loro limitato punto di vista sugli eventi.

Ma Dolores (Evan Rachel Wood) che ha sempre pensato di essere una ragazza del vecchio west, comincia a capire qualcosa, il tutto complicato dal cow boy nuovo arrivato in città, Teddy Flood (James Marsden). Il viaggio interiore del robot che scopre di provare emozioni create in laboratorio è una delle chiavi della serie.

La donna al comando

Theresa Cullen (Babett Knudson) è il dio assoluto del parco: è lei a far sì che non cada nel caos, è lei a programmare il comportamento, le emozioni e le reazioni dei robot. È una con cui è meglio non scherzare.

Westworld arriva il 2 ottobre, e il parco non vede l'ora di accogliervi.