I giorni dell'odio, La notte non aspetta, End of Watch, Sabotage e anche il recente Fury, senza contare la sceneggiatura di Training Day (diretto da Antoine Fuqua), hanno reso di fatto David Ayer il regista perfetto per questa sorta di sporca circa mezza dozzina a fumetti, al punto che lui stesso, in una intervista con Slash Film lo ha definito La missione perfetta per me.

In patria l'arrivo di Suicide Squad è molto più vicino che da noi, visto lo sbarco nelle sale Usa il 5 agosto, così Ayer ha voluto raccontare il mondo e i personaggi che noi andremo a incontrare verso circa due settimane dopo.

Facciamo di tutta l'erba un fascio

Si, tutti i personaggi sono supercattivi, non antieroi. Questa è la prima precisazione del regista.

Anche al Deadshot con il volto di Will Smith, malgrado il curriculum da personaggio positivo dell'attore e la descrizione comparsa on line che lo vede come un padre per il team, in realtà non importa proprio niente nè degli altri nè del trionfo del bene sul male.

È sicuramente un ottimo leader e come tutti gli altri personaggi è complicato e combattuto, ma il fatto è che da loro puoi aspettarti di tutto, perché non seguono le regole normali, il classico schema buoni/cattivi.

Ma è davvero così?

Malgrado i suoi titoli precedenti siano alquanto estremi, il vero punto in questo caso non era quanto oltre potesse andare o quanto loro potessero essere estremi. Alla fine della giornata sono persone anche loro, hanno delle vite

Hanno preso delle decisioni sbagliate, ma è davvero quello che le definisce? Le loro azioni li rappresentano davvero o possono cambiare, crescere e imparare dai loro errori?

Molti di loro sono stati definiti in modi incredibilmente negativi e li hanno assorbiti, ma forse devono scoprire che non sono così cattivi dopotutto.

Dèi sulla Terra

Un altro motivo che ha attratto il regista è, come ha ben descritto lui stesso: Per molti aspetti i personaggi dei fumetti sono avatar degli Dèi, in modo simile al pantheon greco o romano.

Il loro valore è duplice: da una parte c'è l'aspetto mitologico, i superpoteri come i poteri delle divinità classica, dall'altra c'è il reverse engineering, il traslare questi poteri in un risvolto psicologico e realistico nella loro esecuzione.

Era questa la vera sfida ad averlo attratto.

Batman

Ayer racconta di avere inserito Il Cavaliere Oscuro fin dalla prima stesura e che è parte di una trama complessa, ricca di flashback e storyline che convergono tra di loro. 

Ma soprattutto, per la prima volta vedremo Batman (Ben Affleck) dal punto di vista dei cattivi, e sarà estremamente spaventoso.

Eyes of the Adversary

È il mistero del film, gelosamente nascosto anche nei trailer.

Certo, Il joker con il volto folle e beffardo di Jared Leto è uno degli avversari del team, ma c'è qualcun altro, o meglio qualcos'altro.

Il produttore Richard Suckle lo ha cripticamente svelato a Comicbook.com dicendo che scopriremo chi è questo adversary, perché Loro esistono, chi ne fa parte e chi c'è dietro.

Senza contare i cosiddetti Eyes of Adversary, incubi fatti di melma e tentacoli che potete intravedere nella foto in alto, eppure in qualche modo umanoidi, che vengono mandati a distruggere la squadra.

Suicide Squad arriva da noi il 18 agosto, preparatevi a una nuova specie di eroi.