Finalmente la lunga attesa sta per concludersi: questa sera esce anche in Italia, almeno nelle principali città, Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello, il primo dei tre film che il regista neozelandese Peter Jackson ha tratto dal capolavoro di J.R.R. Tolkien.

Certo non tutti riusciranno a vedere il film questa sera o durante il weekend, visto il sovraffollamento che si preannuncia nelle sale. A giudicare, per esempio, dal sistema di prenotazione online della multisala Kinepolis vicino a Milano, che già da diversi giorni dava praticamente esaurite tutte le sale per tutto il weekend. Pronosticare che il film batterà tutti i record di incasso nel primo fine settimana di programmazione non è difficile.

Nei giorni scorsi hanno avuto luogo le anteprime per la stampa, e oggi sono uscite le prime recensioni sui maggiori quotidiani. In generale le opinioni sono tutte positive, anche se difficilmente i critici italiani sono disposti a parlare davvero bene di un film fantastico. Tullio Kezich sul Corriere ad esempio non trova di meglio che chiedersi a proposito dei cavalieri neri se "non saranno troppo impressionanti per farli vedere ai bambini?" Probabilmente, e rabbrividiamo solo a pensarlo, secondo Kezich l'opera di Tolkien avrebbe dovuto essere edulcorata e trasformata in qualcosa di simile a Harry Potter per poter essere proposta all'unico pubblico possibile per un film fantasy, i bambini. Del resto altri giornalisti cadono dal pero dimostrando di non aver sentito mai parlare del Signore degli Anelli fino alla settimana scorsa.

Il Giornale porta alcuni interventi di Gianfranco De Turris, che almeno è uno che sa di cosa si sta parlando, sebbene punti soprattutto sulla vecchia e davvero noiosa questione "Tolkien è di destra o di sinistra?".

Dal sito dedicato al cinema di Caltanet, il portale del gruppo Caltagirone (Il Mattino e Il Messaggero), che ospita una curatissima sezione dedicata al Signore degli Anelli, arriva invece la proposta per una petizione che chieda alla Medusa di far uscire i prossimi due film in contemporanea col resta del mondo, invece di un mese dopo come è accaduto con questo. Tutte le istruzioni per appoggiare la petizione all'indirizzo www.caltanet.it/frm/cinema/isda.html.