La galassia di Star Wars è un posto pericoloso: oltre a dover sparare per primo onde evitare una fine prematura, può succedere che a qualcuno vengano insensati sensi di colpa e rimonti malamente la scena, o in tempi più recenti, l'intero Universo Espanso venga obliterato dalla memoria per fare spazio a uno del tutto nuovo.

In mezzo a questi due estremi, esistono molte storie che non hanno mai visto la luce di cinema, tv o quant'altro e che Den of geek è andato a disseppellire dal cimitero dei plot abbandonati.

I sequel di George Lucas

Era il 1980 quando George Lucas dichiarò

È una saga in nove parti con un inizio, una parte centrale e una fine. Si evolverà in un arco di 50/60 anni con venti anni di separazione tra una saga e l'altra e ognuna coprirà un arco di 6/7 anni.

La storia dei tre sequel, così come l'aveva raccontata all'epoca, seguiva Luke e la sorella (nel 1980 non si sapeva ancora che fosse Leia) mentre imparavano a gestire i loro poteri facendo emergere problemi morali e filosofici. I temi chiave dovevano essere distinguere il bene dal male e la passione per la conoscenza.

Cosa è successo: nel 2002 Lucas ha raccontato:

Quello che avevo detto scherzando era che quando Carrie e Harrison avessero raggiunto i 70 anni saremmo tornati a fare una nuova versione. Solo oggi mi rendo conto che quando loro avessero avuto 70 anni, li avrei avuti anch'io.

E poi venne Star Wars Il Risveglio della Forza

Un film solo con robot, senza umani di mezzo

Nel 1980 Lucas aveva molto da raccontare:

Mentre stavo scrivendo, mi sono venute in mente alcune idee per un film con i soli  robot come protagonisti, niente umani.

Quando poi la nebbia si è diradata ho pensato Questa è davvero una grande idea: farò un'altra trilogia ambientata dopo questa (quella originale), ho tre trilogie per un totale di nove film, più un paio di film alquanto strani. Essenzialmente, ci sono 12 film.

Cosa è successo?

A parte la leggera confusione di Lucas tra 11 o 12 capitoli, al giorno d'oggi dal punto di vista del merchandising un film con soli robot sarebbe la manna dal cielo per la major, ma all'epoca non venne accolta con interesse e all'alba del 1981 lo stesso regista non ne parlava nemmeno più.

Viene da chiedersi se questi script siano nascosti in qualche cassetto e se un giorno avremo modo di leggerli.

Wookie, nient'altro

Si, era sempre il 1980:

Quando mi sono ritrovato a lavorare sugli Wookie, ho immaginato un film con loro come protagonisti assoluti. Per cui per un po' di tempo ho avuto l'idea di un paio di film con questi personaggi.

Cosa è successo: esattamente come l'idea precedente, all'alba del '81 l'assolo di Chewbacca è diventato un ricordo lontano.

Il ritorno in sala di L'attacco dei cloni e La vendetta dei Sith in versione 3D

Nel 2012 Fox e Lucasfilm annunciarono un ritorno dei prequel al cinema convertiti in 3D. La minaccia fantasma diventò realtà, incassando 43 milioni di dollari in patria e portando il totale globale a un miliardo di dollari.

Cosa è successo: poi venne l'anno del cambiamento, il 2013, e gli altri due capitoli rimasero nel formato classico.

Il telefilm

Niente è più avvolto nel mistero di Star Wars Underworld: all'alba del 2005 venne messa in cantiere una serie per la quale però Lucas voleva aspettare una degna evoluzione nella tecnologia degli effetti speciali.

Nel frattempo venivano scritti ben 50 episodi, supervisionati nientemeno che da Ron Moore e dall'autore della serie british Life on Mars Matthew Graham.

Moore l'aveva definita una serie complessa, cupa e adulta, al suo centro doveva esserci un giro di droga e prostituzione su Coruscant mentre l'Impero aumentava il suo potere e un cacciatore di taglie si trovava al centro degli eventi.

Cosa è successo: dopo l'acquisizione la Disney non poteva essere interessata a uno stile del genere. Anche se negli anni è capitato di sentir riemergere il piano di un telefilm con attori in carne e ossa, se anche venisse realizzato sarebbe più vicino ad Agents of SHIELD che a Jessica Jones.

Darth Vader, lo speciale tv

Uno dei progetti più misteriosi, di cui si sa solo il nome e che era comparso nel 2013 nell'elenco dell'evento Brand Licensing Europe 2013, come potete vedere qui sopra.

L'uscita prevista era la primavera/estate 2014, i contenuti rimangono un quesito di cui solo in casa Lucasfilm sono a conoscenza.

Detours

Dal creatore di Robot Chicken, nel 2013 arrivava l'idea di una serie animata con un tono da commedia, Detours.

Ambientata tra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, voleva esplorare angoli della galassia mai visti prima, ma rispetto agli altri progetti, non è rimasto solo sulla carta: ben 39 episodi sono stati realizzati a tutti gli effetti mentre altri 62 sono rimasti allo stadio di script.

Cosa è successo: semplicemente la Disney non sa ancora bene cosa farsene e quanto si possano integrare nel nuovo Universo Espanso, ma non è improbabile che un giorno vengano postati in rete anche solo per chiudere il discorso.

Gli episodi finali di Clone Wars

6 stagioni e 121 episodi sono stati l'indice di un ottimo risultato da parte della serie in CGI, ma quando la sesta e ultima stagione arrivò finalmente su Netflix, gli episodi realizzati erano solo 13 contro i 20 previsti.

Cosa è successo: semplicemente la Disney aveva deciso di spostare la sua attenzione sulla nascente Rebels, di recente confermata per una terza stagione, ma gli episodi mancanti non andranno del tutto perduti: i 4 episodi che andavano sotto il titolo Son of Dathomir sono diventati un fumetto, Crystal Crisis e Utapau sono diventati fumetti animati e Dark Disciple ha preso la forma di romanzo.

I videogame: Star Wars – Ewoks adventures

Ai tempi del Ritorno delle Jedi la software house Parker Brothers aveva presentato ufficialmente il trailer che vedete qui sopra, in cui il giocatore doveva tirare delle rocce addosso ai soldati imperiali, facendoli esplodere, per arrivare poi a distruggere un'intera base imperiale.

Cosa è successo: i Parker Brothers decisero di far uscire il gioco Death Star Battle, mettendo in nafaltina questo spin-off. Ma secondo Den of Geek se sapete dove cercare nei meandri della rete, potete riuscire a trovare il gioco completo.

Di più: da qualche parte esiste anche un film tv, datato 1984, intitolato Caravan of courage: an Ewok adventure. Buona caccia.

Vernost

Uno dei tanti misteri dell'universo targato Star Wars: un gioco per console del 1983  basato su combattimenti spaziali tra Impero e Repubblica per il controllo del pianeta vulcanico del titolo, dove era stato estratto un elisir miracoloso in grado di cambiare per sempre le sorti della galassia.

Cosa è successo: non è una novità nel campo dei videogame, che siano di Star Wars o in generale: è semplicemente scomparso nel limbo dei giochi mai realizzati.

Proteus/Pangea

Entrambi controparte per console dell'MMO per pc Star Wars Galaxies, erano in cantiere nel 2003, poi vennero concentrati in un solo gioco (Proteus) che voleva includere Bespin, Corellia e Sullust sul versante umanoide, Quarren e Kel Dor per le razze più aliene.

Cosa è successo: una difficoltà nella creazione dell'interfaccia ha reso il progetto sempre meno appetibile per gli investitori, fino ad essere cancellato del tutto.

Imperial Commando

Sempre nel 2003 era in programma il sequel di Republic Commando, in cui, come si evince dal titolo, il giocatore si sarebbe calato nei panni degli avversari in un susseguirsi di avventure in cui solo raramente i buoni sarebbero finiti nel mirino del commando. Era previsto anche il ritorno del team Delta, protagonista del gioco originale.

Cosa è successo: le notizie sono particolarmente poco chiare, ma le ipotesi sono che il gioco non fosse così brillante o semplicemente che la LucasArts avesse perso interesse.

Solo pochi concept art rimangono in rete a testimonianza della sua esistenza.

Knights Of the Old Republic III

Questo titolo è ancora oggi un colpo al cuore per gli amanti dei due capitoli precedenti, che ancora sperano in una degna conclusione dei finali ambigui precedenti.

Era stata presentata ufficialmente la protagonista, Naresha, gli ambienti e i personaggi erano in fase inoltrata di creazione, le possibilità erano infinite.

Cosa è successo: nel 2005 la LucasArts non godeva di ottima salute e decise di optare per titoli dal più immediato riscontro economico.

I fan ancora sperano in un suo avvento.

Battlefront III/Battlefront online

L'industria dei videogame è perfino più feroce di quella del cinema: la saga di Battlefront era sempre stata una garanzia di successo e nel 2008 il fondatore della software house Free Radical, che aveva raccolto il testimone dei due capitoli precedenti, aveva dichiarato che il gioco era praticamente pronto, ma la LucasArts non era propensa ad appoggiare i costi di realizzazione.

Grazie a un ex collaboratore della software house, online arrivarono di straforo interi video di gameplay, screenshot e modelli dei personaggi, e in modo bizzarro, furono trovati nascosti anche in Resident Evil – Operation Raccoon City.

Cosa è successo: dipende da a chi lo chiedete: la Free Radical incolpa LucasArts per non aver voluto investire nella campagna promozionale, la LucasArts li incolpa di essere stati rovinosamente in ritardo sui tempi di consegna.

Poi è arrivata la EA Dice e Star Wars: Battlefront, in questi giorni, peraltro con pareri discordanti.

Smuggler, Scum, Villainy

Tre titoli diversi per lo stesso progetto: gioco cross-platform e cross-media, che avrebbe consentito al giocatore di personalizzare il proprio alter ego, un trafficante non dissimile da Han Solo nelle intenzioni, che doveva trasportare carichi illegali tra Facebook, tablet e console, evitando di essere intercettato dall'Impero mentre si collegava con gli altri giocatori online.

Cosa è successo: a parte alcuni concept art apparsi in The Force Unleashed, il progetto diventò parte del libro Rogue Leader: The story of LucasArts, dove si svelano 20 videogame mai realizzati.

Damage

Idea interessante, che voleva fare da spin-off alla serie Clone Wars raccontando le origini del mitico e sottoutilizzato Darth Maul.

Un articolo di Game Informer del 2010 raccontava che il gioco doveva parlare delle torture subite da giovane dal suddetto Maul per costringerlo a diventare malvagio.

Cosa è successo: la LucasArts decise improvvisamente di spostare l'attenzione su due diversi personaggi, Darth Krayt e Darth Talon, presenti nell'Universo Espanso. La software che si occupava dello sviluppo Red Fly si ritrovò spiazzata e all'alba del 2011 il gioco venne del tutto cancellato

Star Wars 1313

Alcuni titoli diventano leggende, questo è il caso di 1313: il progetto era di far scendere il protagonista nei livelli sotterranei di Coruscant, nei panni di un misterioso cacciatore di taglie che solo più avanti sarebbe stato svelato essere Boba Fett.

Cosa è successo: mirato a un pubblico aduto, con temi forti, non andò oltre il trailer e il gameplay, che potete vedere qui sopra e anche in questo caso, i fans ancora sperano che la Disney cambi idea.

Non succederà.

First Assault

Uno dei primi esempi di (potenziale) gioco che si basava sulle microtransazioni, non è mai andato oltre la registrazione del dominio Starwarsfirstassault nel 2012 e doveva essere scaricabile sulla X-box 360.

Le supposizioni sono innumerevoli e Den of geek pensa che il gioco potesse essere basato sul famigerato Order 66, il primo attacco agli Jedi da parte dell'Impero.

Cosa è successo: la Disney ha chiuso la LucasArts e messo fine a qualsiasi idea fosse in cantiere

Attack Squadrons

Fino al maggio del 2014 il gioco era in fase di beta test e voleva essere un multiplayer da 16 giocatori, dedicato alla battaglie nello spazio, in cui venivano ricreatri scontri iconografici come la distruzione della seconda Morte Nera.

Cosa è successo: già ampiamente in casa Disney, la major dichiarò semplicemente che preferiva concentrarsi su altre esperienze di gioco nel mondo di Star Wars.

Outpost

Nè più nè meno che Farmville in versione Star Wars, il titolo aveva fatto la sua comparsa su Facebook, quantomeno a livello di notifiche. L'idea era di partire in piccolo fino a sviluppare un impero.

Cosa è successo: addio LucasArts, benvenuta Disney.

Ma è il tipo di gioco che può far guadagnare una fortuna con le microtransazioni, per cui non è ancora detta l'ultima parola: se siete fan di questo tipo di giochi e non vedete l'ora di infastidire i vostri (futuri ex) amici con richieste di aiuto su Facebook.

The New Emperor

Nel 1998 era nata un'idea che in parte è arrivata fino a noi:

Dopo la fine del Ritorno dello Jedi ciò che rimaneva dell'Impero non ci pensava affatto a crollare su sé stesso, anzi annunciava la ricerca di un nuovo Imperatore.

Nei panni di C3PO e in un mix di attori in carne e ossa e blu-screen, il giocatore doveva diventare una spia infiltrata nel traballante Impero

Cosa è successo: è arrivato Kylo Ren?

La nuova trilogia di Rogue Squadron/Rogue Squadron: X-Wing Vs Tie Fighter.

La serie di videogame Rogue Squadron aveva riscosso un notevole successo, tra sequel e prequel e nel 2003 il duo LucasArts e Factor 5 erano arrivati al 50% dello sviluppo di una nuova trilogia per console, di cui X-Wing Vs Tie Fighter doveva essere il primo capitolo.

Gioco online solo multiplayer, voleva creare gigantesche battaglie nello spazio in stile Battlefront.

Cosa è successo: colpa della LucasArts in questo caso: scettici sulla chance di successo decisero di concentrarsi su Lair per PS3.

Star Wars Fighting Game

L'idea alla base era di seguire la scia dei giochi alla Mortal Kombat: l'ambientazione principale era la seconda Morte Nera, tra i personaggi giocabili comparivano Darth Maul e l'Anakin Skywalker col volto di Hayden Christensen.

Cosa è successo: la software che si occupava del progetto, Robomodo, chiuse i battenti nel 2005.

Death Star

Volete controllare la Morte Nera nel confort del vostro IOS?

Ecco, questo è tutto quanto si sa di un gioco che non è mai andato oltre il suddetto claim.

Cosa è successo: la Disney ha cambiato tutto

Underworld

Uno spin-off della mai realizzata serie tv o un precursore dell'altrettanto mai realizzato 1313?

Underworld si presentava come un altro titolo adulto che voleva scendere nel sottobosco dell'universo di Star Wars.

Cosa è successo: il sottobosco non fa per la Disney.

Episode VII: Shadow of the Sith

Forse la prova che da qualche parte in casa Lucasfilm si nasconde uno script originale sul sequel del Ritorno dello Jedi, nel 2008 il gioco non andò mai oltre il titolo e non ci sono indicazioni sulla trama, se non che voleva essere il proseguimento ufficiale della saga.

Cosa è successo: Il Risveglio della Forza?

Jedi Knight III: Brink of Darkness

Nato da una costola di Dark Forces nel 1995 e proseguito per ben quattro capitoli o meglio tre più uno spin-off (Jedi Academy), con tanto di scene con attori in carne e ossa, si suppone che Brink dovesse essere il sequel del capitolo intitolato Jedi Knight, che venne poi seguito da Jedi Academy, che invece parlava di un nuovo allievo.

Cosa è successo: la LucasArts pensò che Jedi Academy potesse essere un nuovo inizio. Non fu così.

Jedi Master

Nientemeno che prequel della suddetta saga Jedi Knight, narrativamente si poneva dopo La Vendetta dei Sith e aveva elementi da survival horror.

Cosa è successo: la LucasArts chiese il giudizio ai potenziali clienti tramite dei concept art, i commenti furono: banale e gratuito, quando andava bene.

Rise of the rebellion/Rogue Jedi/Vader/Jedi Hunter/Han Solo/Dark Jedi

Molto probabilmente ambivano a raccontare ognuno una storia ambientata tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

Cosa è successo: non sono mai andati oltre la fase di concept

Jedi Outlaw

Interessante idea, scomparsa prima del 2008, secondo Game Informer era ambientata 500 anni dopo gli eventi del Ritorno dello Jedi e raccontava il formarsi di un fragile allenza tra Jedi e Sith, e la creazione di un governo chiamato The Council.

Il protagonista doveva essere l'ultimo discendente di Luke Skywalker, che da sorta di supervisore dell'alleanza finiva con l'essere incolpato di un omicidio che non aveva commesso e doveva darsi alla fuga per provare la sua innocenza.

Cosa è successo: hanno preferito The Force Unleashead

La saga Rebels

LucasArts aveva pianificato un'intera nuova saga, con ben cinque titoli previsti: Rebel Agent, Rebel Fury, Rebel Warrior, Rebel Scum e Rebel Jedi.

Cosa è successo: la lucasArts è diventata storia.

Ma, avete sentito? C'è stato un risveglio…