Cosa ci vuole per scrivere un buon romanzo di fantascienza?

Una forte idea di base aiuta, ma da sola è sufficiente a reggere un racconto, per una storia lunga una trama solida e uno stile efficace sono indispensabili.

L'idea di base di Trainville è decisamente buona, il romanzo si inserisce nel filone dello steampunk, ma il vapore stavolta è prodotto dall'energia atomica.

Alain Voudì pone alla base del romanzo un evento cosmico, colpite da un meteorite composto da materiale radioattivo le sabbie dell'Arizona e del New Messico sono diventate "calde", mortali ma preziose come fonte di energia.

Quando si è scoperto come sfruttare questa risorsa la storia ha preso una direzione differente, la guerra di secessione non è scoppiata e il carbone è stato soppiantato dall'energia nucleare.

La raccolta delle sabbie è compito dei Navajo, che hanno sviluppato una certa resistenza alle radiazioni, conoscono il deserto e anno come evitare i suoi pericoli.

Tra loro Serpe Veloce è uno dei più abili e coraggiosi e proprio lui trova una ragazzina, priva di protezioni e ustionata dalle radiazioni, che riesce a salvare dalle mortali sabbie.

La piccola non ricorda che il suo nome, Joanna, e non sa spiegare come sia finita a Hell's Hollow, ma Serpe Verde sa che lei non potrebbe sopravvivere a lungo in quell'ambiente, perciò la porta alla stazione di Willow e la consegna a un mercante di sabbie, James Pennyworth.

Di colpo Joanna si trova in un ambiente molto diverso dal tepee piombato di Serpe Verde, Pennyworth vive infatti in un lussuoso vagone della Circle, la linea che abbraccia in uno smisurato anello gli interi Stati Uniti.

Trainato da una locomotiva atomica il convoglio è una vera e propria città viaggiante, con carrozze a due piani che opitano passeggeri ma anche molti residenti.

Joanna trascorre un periodo felice a bordo del vagone 47: per quanto la sua condizione sia quella di clandestina ben presto il suo legame con Pennyworth e con la governante, miss Waters, si rafforza e la tranquillizza.

Purtroppo i problemi non mancano di farsi vivi, una compagnia rivale minaccia i mercanti di sabbia, costretti al fallimento o alla vendita, inoltre Joanna inizia a capire che il suo protettore nasconde parecchi segreti.

Dapprima piccoli indizi poi episodi più gravi preannunciano guai, Joanna e il suo mentore la vita tranquilla sta per finire.

Credo che Voudì; sappia bene cosa serve a un buon romanzo di fantascienza, l'idea di base di Trainville è grandiosa, ma è solo la partenza per una storia solida e ben costruita.

La vicenda inizia con una serie di interrogativi e vive sul rapporto tra Joanna e Pannyworth, la ragazzina cerca di ricostruire il proprio passato, perché era nel bel mezzo di Hell's Hollows, da dove viene e chi l'ha frustata a sangue?

Poi le vicende esterne iniziano a diventare sempre più presenti, l'America guidata da Thomas Alva Edison è un paese dove la democrazia sta scomparendo, sempre più dominato da potenti finanzieri e politici corrotti.

Ovviamente le sabbie radioattive sono più importanti del nostro petrolio e gli Stati Uniti vogliono mantenerne il monopolio, mentre le altre nazioni cercano di mettere le mani su questo tesoro.

Una combinazione esplosiva, come capirà la povera Joanna, al centro di avvenimenti più grandi di lei che quasi la travolgono.

Voudì; descrive i due caratteri principali in modo magistrale, Pennyworth ambiguo e affascinante, avvolto da misteri che vengono svelati poco a poco, Joanna intelligente, testarda, coraggiosa e piena di risorse.

Comunque consiglio di non affezionarsi troppo ai personaggi, evidentemente i lieti fini non sono una regola per l'autore, del resto stiamo parlando di un'epoca violenta e pericolosa, dove tutto può accadere.

L'aspetto steampunk non è in primo piano, tranne che nell'emozionante descrizione iniziale e in qualche accenno successivo Trainville resta sullo sfondo, cosa che potrà dispiacere ai patiti delle descrizioni delle grandi macchine ma tutto sommato ininfluente.

Insomma un romanzo molto ben scritto, che nella trama mi ha ricordato il Kim di Rudyard Kipling: la storia del monello di Lahore ha parecchi punti di contatto con quelle di Joanna, anche se il far west ucronico di Trainville è molto diverso dall'India colonizzata dagli inglesi.

Il finale del romanzo è aperto, Trainville è stato pensato da subito come una serie, il secondo ciclo narrativo si è appena concluso  e il terzo è in arrivo, pubblicati come capitoli della storia in forma digitale.

Che preferiate la versione elettronica o quella cartacea non fa molta differenza, Trainville è comunque ottima fantascienza.