Martì Gironell è un autore spagnolo famoso nel suo paese e conosciuto anche in Italia in quanto sono stati già tradotti due suoi romanzi (I segreti del ponte di Besalù e L’archeologo).

Alla fine del mese di aprile Longanesi ha inviato nelle librerie un suo recente e interessante lavoro dal titolo Il primo eroe (El primer heroi, 2013). Il romanzo trascina il lettore in piena preistoria e precisamente nel neolitico.

Il protagonista si chiama Ynatsé, è un giovane guerriero che appartiene al Clan dei Cavalli. È giovane, acuto osservatore e intelligente, inoltre segue i consigli del vecchio e saggio sciamano Baasi. La sua è una delle prime comunità stanziali, che hanno lasciato le caverne, si sono costruiti delle capanne vicino a una palude. In pratica vivono ancora di caccia e pesca, ma hanno imparato anche a coltivare il grano, allevano galline  e molto spesso le innovazioni arrivano osservando ciò che avviene in natura.

Ynatsé è senza il padre, che era bravissimo a catturare i cavalli e a domarli ma avendo avuto un forte diverbio con il capo del clan, questi lo esiliò e di lui non si seppe più nulla.

Il ragazzo è innamorato della giovane Aynires dalla quale ha un figlioletto. Anche Aynires ha una vivace intelligenza e non sopporta, in quanto donna, di essere addetta a lavori domestici mentre vorrebbe lei, insieme alle sue amiche, aiutare gli uomini nella caccia e questo le attira gli sguardi malevoli di alcuni guerrieri.

Un giorno nel clan scoppia una sconosciuta malattia, chi si ammala muore dopo forti dolori e pochi ne escono vivi. Su consiglio dello sciamano e con l’accordo del capo del clan, a Ynatsé viene dato il compito di intraprendere un viaggio verso un mitico luogo lontano nel nord al fine di trovare una cura o l’aiuto degli dei affinché l’epidemia finisca.

Sarà un viaggio lungo lungo, pericoloso ma anche di formazione per il giovane, che entrerà in contatto con molti altri insediamenti che hanno le loro usanze e con cui potrà scambiare esperienze ma correrà anche dei terribili pericoli quando sarà fatto prigioniero di una tribù di cannibali.

Il viaggio lo porterà addirittura ad attraversare il canale per arrivare sino a Stonehenge. Dopo altre peripezie riuscirà a tornare al suo villaggio, carico di esperienze e di nuovi metodi per migliorare la loro vita, dove intanto la malattia si è estinta

Un romanzo divertente, avventuroso e si capisce che l’autore si è ben documentato con cura per mostrare al lettore tutte le caratteristiche e le usanze del tempo.

Un brano

«Stava iniziando un'avventura, un viaggio voluto dagli dei, o così almeno avevano detto le divinità a Baasi: una traversata che aveva l'obiettivo di tornare al villaggio con una cura, una soluzione per i mali di cui la sua gente soffriva.

Non aveva molti punti di riferimento, a parte un Cerchio di Pietrache avrebbe trovato verso nord...»

Un luogo magico, dove gli spiriti incontrano i mortali.

Il sacrificio di un uomo per la sua gente, così grande da riscriverne la storia.

L’autore

Martì Gironell i Gamero (Besalú, Catalogna, 1971) si è laureato in giornalismo e letteratura inglese. Attualmente lavora come giornalista per TV3 e con la testata El Punt Avui. Tra i suoi libri pubblicati, I segreti del ponte di Besalú ha venduto in patria più di 100.000 copie ed è stato tradotto in varie lingue. Il romanzo successivo, La vengança del bandoler, ha vinto nel 2008 il Premio Néstor Luján per il romanzo storico. Anche L’Archeologo e L’últim abat si sono posizionati tra i libri più venduti.

Il libro

Un sacchetto con poche pietre sacre e una fionda. Questo l’unico bagaglio del giovane Ynatsé di fronte all’enorme compito che lo attende: mettersi in cammino per salvare il suo popolo... Un Male misterioso sta mietendo vittime tra gli abitanti del Clan dei Cavalli, la tribù che vive sulle rive di un lago, a poca distanza dalle caverne dove un tempo abitava tutta la comunità e che adesso ospitano, oltre al culto dei defunti, i disegni di Baasi, lo stregone del clan... Ed è proprio il vecchio e saggio Baasi, che ha visto gli dei in sogno, a sapere cosa fare: il giovane Ynatsé deve lasciare il villaggio in cerca del Cerchio di Pietra, per trovare la cura in grado di salvare la sua gente. Anche se non vorrebbe abbandonare Aynires, la donna che ama, e il loro figlioletto, Ynatsé si mette in cammino. Ancora non può sapere che quello che lo aspetta non sarà un viaggio come tanti, ma la più grande avventura della sua vita. Un viaggio epico e iniziatico che lo porterà lontano dal mondo a lui noto, un’impresa rischiosa durante la quale verrà fatto prigioniero, sarà costretto a lottare contro mostruose creature marine e verrà chiamato a risolvere gli enigmi di una misteriosa comunità di donne. E quando sarà tempo di tornare a casa, sentirà di aver compreso una grande verità: per quanto distanti vivano, per quanto diverse possano apparire le loro abitudini e i loro costumi, gli uomini sono ovunque gli stessi… Da sempre.

Martì Gironell, Il primo eroe (El primer Heroi, 2013), traduzione Sara Cavarero, Longanesi, collana La Gaja Scienza 1179, euro 16,40