L’Uomo da Sei Milioni di Dollari 

 Il primo telefilm che in qualche modo getta un ponte verso l’estetica cyberpunk è sicuramente L’Uomo da Sei Milioni di Dollari (The six million dollar man, ABC, 1974-78). La serie è tratta dal romanzo di Martin Caidin, “The Cyborg”, ed è interpretata dall’atletico Lee Majors.

Max Headroom 

 Max Headroom (The Max Headrom: Twenty Minutes into the Future) è una serie ideata da Steve Roberts, Peter Wagg, Rocky Morton e Annabel Jankel ed ha come protagonista l’immagine generata dal computer Max Headrom che lavora per un canale televisivo. Le storei sono molto cyberpunk, muovendosi tra metropoli, nuove tecnologie e mass-media.

Robocop 

 Tratta dall’omonimo film, Robocop la serie televisiva, ha il merito di mantenere l’atmosfera cupa presente nelle pellicole e l’ottima caratterizzazione del personaggio, che vive a metà tra le sua esistenza puramente tecnologica e le pulsioni umane che ha conservato.

Automan 

 Altra serie che anticipa il tema della virtualità del rapporto uomo/computer è Automan (1983). Ideatore dello show è Glen A. Larson che, nonostante il gradevole spunto di partenza, non riesce a far “decollare” la sua creatura.

TekWar 

  

La serie TekWar tratta dai romanzi di William “Star Trek” Shatner propone scenari tipicamente cyberpunk: supercomputer, realtà virtuali, rete mondiale (Internet), hackers, bande punk, etc.