Le ultime autocensure dell’editore fiorentino sono quelle per le TD del 27/3/1938 e del 3/4/1938: Dale è vestita in eleganti e raffinati abiti che lasciano scoperte le gambe e buona parte del busto, e i disegnatori della Nerbini intervengono aggiungendo una camicetta di colore giallo tenue con maniche corte a sbuffo e fanno sì che le lunghe gonne trasparenti coprano un po’ di più le gambe. Però, in quest’ultimo caso non si può veramente parlare di autocensura ma, al contrario, di felice aggiunta di ornamenti ad abiti femminili di per sé già estremamente sofisticati ed eleganti.Quest’ultima chiamiamola così autocensura è presente nella versione pubblicata su l’avventuroso ed è presente anche nell’albo che l’editore fiorentino, non avendolo potuto pubblicare nel 1938 a causa della forzata cessazione delle pubblicazioni per effetto delle note restrizioni del MinCulPop, ha pubblicato, in anastatica, nella prima metà degli anni Settanta albo n° 9, dal titolo La Galleria della Morte). Nell’edizione dei F.lli Spada (albo Gordon n° 8, episodio I Cavalieri del Deserto, pagg. 51) Dale Arden non è invece autocensurata.

Comunque, Alex Raymond ne ha ormai abbastanza di disegnare giovani e affascinanti principesse e regine in abiti da odalische: quel suo barocco periodo artistico è ormai alle spalle, e su Mongo ci sono ancora molte altre lande da scoprire. Anche in queste ci sono giovani e splendide principesse e regine, come Fria del Regno dei Ghiacci o Desira del continente di Tropica, ma la loro bellezza è messa in risalto da abiti così eleganti e raffinati, e i loro corpi sono così armoniosi e delicati, che anche le loro contenute nudità sono eleganti e delicate più che sensuali.