Richard Dawson Kiel è morto l’11 settembre all’età di 74 anni, nel Saint Agnes Medical Center di Fresno, in California, dove era stato ricoverato la settimana scorsa per un incidente alla gamba. Era nato il 13 Settembre del 1939, avrebbe compiuto tra pochi giorni 75 anni.

Era un volto noto del cinema e della TV, che si distingueva per la sua statura, 2 metri e 17 centimetri, e per il fisico massiccio. Era famoso soprattutto per il ruolo del cattivo chiamato lo Squalo, in inglese Jaws, l’uomo dai denti d’acciaio. Come l’inarrestabile killer della Spectre è comparso in due film di James Bond: La spia che mia amava (1977) e Moonraker: Operazione Spazio (1979), uno dei film più fantascientifici di Roger Moore.

In un’intervista aveva raccontato che per fare questo ruolo, aveva rifiutato la parte di Chewbecca in Star Wars, perché avrebbe dovuto recitare mascherato. Più recentemente era ritornato nel medesimo ruolo, con la sua voce, nel videogioco James Bond 007: Everything or Nothing (2003).

Ha avuto comunque una lunga carriera come caratterista: comparendo in serie televisive come Ai Confini della Realtà, The Man from the U.N.C.L.E., L’isola di Gillian, Land of the Lost, tanto per citare alcune tra le più note.

Kiel fu anche la prima scelta per il ruolo di Hulk nella serie televisiva degli anni ’70 L’Incredibile Hulk. Partecipò alle riprese del pilot ma dopo un paio di giorni, i produttori decisero che Hulk doveva essere più muscoloso e diedero la parte a Lou Ferrigno. Richard Kiel raccontò che comunque non rimase dispiaciuto, perché non si trovava bene in quella parte.

Io invece lo vorrei ricordare nel ruolo da protagonista nel film L’Umanoide film italiano di serie B del 1979 di Aldo Lado, che per questo film si firmò George B. Lewis, con una giovanissima Clorinne Cléry e la bella Barbara Bach, addirittura con le musiche di Ennio Moricone.

Il film è uno dei tanti cloni di Guerre Stellari, come si capisce dalla somiglianza dei costumi e delle scenografie. Narra la storia del malvagio Lord Graal che invia l’umanoide Golob, interpretato per l’appunto da Richard Kiel, ad uccidere il fratello governatore del pianeta Metropolis; Golob ovviamente alla fine si ribellerà. Un film che a vederlo oggi sembra solo trash, ma con una trama abbastanza divertente, che regalò a Richard Kiel il ruolo da protagonista. Mi ricordo ancora un’intervista al regista Aldo Lado in cui raccontava che dopo aver visto al cinema Richard Kiel, impressionato dalla sua presenza scenica, volle costruirgli intorno tutto il film.