Anche la sesta edizione del premio Odissea ha trovato un vincitore. Il premio, nato nel 2008 e che ha avuto tra i vincitori autori come Clelia Farris e Francesco Verso, quest'anno viene assegnato a un autore dal nome decisamente curioso: Rainer Maria Malafantucci. Così come curioso è il titolo del libro, Angurie.

Si tratta di un romanzo di genere fantastico, ma molto difficilmente etichettabile in modo più preciso. Brillante, divertente, surreale, lo si potrebbe definire "a metà tra Gianni Rodari e Neil Gaiman", se esistesse una metà tra questi due autori. È ambientato a Milano, una Milano caricatura di se stessa, e segue le avventure di un poeta maledetto (ma maledetto sul serio), Gozzo Unterlachen, un uomo dotato dello specialissimo dono di poter mangiare cibo andato a male senza conseguenze.

Rainer Maria Malafantucci è in effetti uno pseudonimo dietro al quale si cenano ben tre autori: Monica Rainer vive a Milano e lavora all’Osservatorio Astronomico di Brera, dove si occupa di asterosismologia e ricerca di pianeti extrasolari; Daniele Malafarina vive nel lontano oriente, è fisico teorico (si occupa di relatività generale e formazione di buchi neri), scrive di tennis (su internet e riviste) e nel 2007 ha anche scritto uno spettacolo teatrale; Roberto Fantucci vive a Milano e fa l’artigiano. Lavora il legno, pratica arti marziali e legge un sacco di libri.

Il libro sarà pubblicato probabilmente all'inizio del prossimo anno. Notevoli anche diversi altri romanzi giunti in finale, alcuni dei quali riceveranno anch'essi, probabilmente, proposta di pubblicazione. Li ricordiamo:

Nelson di Giulia Abbate

2030 di Flavio Cherchi

Direttiva Shäfer di Luca Di Gialleonardo

Hakkakei di Luigi Rinaldi

I cancelli di Gaard di Valeria Russo