Premio Nebula, premio BSFA, premio Arthur C. Clarke e finalista, con buone possibilità di successo, al premio Hugo. È Ancillary Justice, il romanzo dell'autrice esordiente Ann Leckie evento editoriale della fantascienza nel 2013.

Se negli ultimi anni è capitato spesso i sentir parlare di questi successi internazionali ma di non riuscire a vederli tradotti nel nostro paese, questa volta sembra che le cose vadano diversamente. Apprendiamo infatti che sarebbe la casa editrice Fanucci la vincitrice tra una serie di editori interessati, e che il libro potrebbe già uscire il prossimo mese di ottobre.

Buona notizia di per sé, come buona notizia il fatto che Fanucci torni a pubblicare fantascienza inedita, dopo un periodo in cui si era dedicato solo alla riedizione di classici.

Ancillary Justice, primo libro della trilogia "Imperial Radch", è una space opera ambientata in un futuro lontano migliaia di anni. La galassia è dominata dall'impero Radch, una cultura la cui particolarità è non fare alcuna differenza di sesso. L'autrice usa pronomi femminili per ogni personaggio, maschio o femmina. Un'altra particolarità dell'Impero Radch è l'uso di frammenti di intelligenze artificiali impiantate in corpi umani. Una di queste è Breq, unico sopravvissuto dalla distruzione dell'astronave Justice of Toren, che cerca giustizia per i suoi compagni uccisi.

Prima di arrivare al romanzo con Ancillary Justice Ann Leckie ha pubblicato numerosi racconti, alcuni dei quali selezionati anche nelle antologie del meglio dell'anno.