A soli 67 anni è morto improvvisamente - non sono ancora note con precisione le cause - Michael Shea, scrittore fantasy californiano, forse il migliore tra gli eredi di Jack Vance, scomparso l'anno scorso.

Nato a Los Angeles nel 1947, ha studiato all'UCLA e a Berkeley. Giovane dall'animo un po' hippie, girava l'America e il Canada in autostop; finché un giorno nella biblioteca di un hotel non si imbatté in The Eyes of the Overworld (Cugel l'astuto) di Jack Vance. L'anno dopo, terminato il primo brevissimo matrimonio, girando in autostop in Europa, Shea scrisse un seguito del libro di Vance, The Quest for Simbilis, e lo propose alla DAW Books come omaggio a Jack Vance. Vance gentilmente rifiutò il compenso e Simbilis divenne il primo libro pubblicato di Shea.

Dopo aver girato ancora un po' e fatto diversi mestieri, Shea incontra la sua futura seconda moglie e mette la "testa a posto". Si trasferisce nell'area di San Francisco e, parallelamente ad altri lavori, comincia a scrivere. Sarà l'inizio di una lunga carriera che gli vale tra l'altro il World Fantasy Award nel 1983 per il romanzo Nifft the Lean (La leggenda di Nifft, che avrà poi vari seguiti).

Lascia la moglie e due figli.