Il regista spagnolo Jaume Collet-Serra è arrivato alla ribalta nel 2009 con l'horror Orphan e subito dopo si è spostato nel mondo action-noir di Unknown - Senza identità, ma il suo rapporto con il protagonista Liam Neeson deve essere stato così proficuo da indurlo a collaborare in altri due progetti: l'imminente Non-stop e il futuro Run all Night. Ed è stato durante una presentazione di Non-stop che il regista è stato intervistato da Comingsoon.net su un progetto che sembrava finito nel limbo, ovvero la versione cinematografica del mitico manga Akira: "Ci sto ancora lavorando, è ancora parte della mia vita!".

Si scopre così che il problema non era tanto la produzione, quanto il regista stesso: "Sono felice che mi abbiano aspettato. È un progetto molto diverso dagli altri, devi rispettare il materiale originale. Otomo adattò il suo manga in un anime ed erano molto diversi tra loro ed entrambi geniali".

Quindi, "l'unico modo per realizzare una versione reale di Akira è prenderne lo spirito e adattarlo. Sarà tanto diverso quanto lo era l'anime dal manga".

Serra sembra avere le idee molto chiare: "Non penso che tu possa fare un film su Akira e sperare che lo capiscano tutti. Come per qualsiasi altra storia, devi realizzare tre o quattro film in uno al cui interno trovare l'essenza della storia. Se sei un fan, sai già di cosa parla e lo vedrai far parte dello stesso mondo. Ma cercare di semplificare eccessivamente sarebbe un errore".

E aggiunge: "Se pensi di inserire un personaggio che spieghi il senso della storia al pubblico alla fine del secondo atto, allora hai un problema. È più un'opera esistenziale. È qualcosa che può essere spiegato solo nel manga, anche nell'anime risulta difficile da seguire".

Cosa pensa di aggiungere nella sua versione? "Spero di riuscire a inserire personaggi forti. Nella storia originale, non credo che i personaggi centrali fossero i veri protagonisti. Tetsuo è interessante perché gli capitano cose assurde e Kaneda è bidimensionale. Fa parte della cultura giapponese, non hanno mai personaggi forti, li usano per portare avanti la loro filosofia".

La differenza fondamentale: "Spero che nella mia versione i personaggi abbiano più spessore e si muoveranno in quel loro mondo che mostrerà una piccola parte del mistero. Poi, se al pubblico piacerà, realizzeremo il secondo e terzo capitolo e lo approfondiremo. Io amo quel mondo, molte persone lo amano, quindi perché non soffermarci al suo interno e scoprire come sarebbe se fosse reale? Non bisogna spiegare tutto, ma vorrei offrire due ore in un mondo che puoi effettivamente percepire come reale".

In attesa di scoprire quando partirà la produzione di Akira, vi lasciamo con il trailer di Non-stop, così potrete avere un'idea dello stile del regista, anche se, in questo contesto, un po' limitato nell'ambientazione.