Il romanzo Storia di Karel (2013) dello scrittore Antonio Pennacchi è stato pubblicato da Bompiani qualche mese fa, ma merita una segnalazione per la storia. L'autore cita le fonti al termine del volume: primo nella lista Cronache Marziane di Ray Bradbury, poi L'isola misteriosa di Jules Verne, poi altri, senza dimenticare le bellissime copertine di Urania disegnate da Karel Thole.

Karel e i tanti altri protagonisti del romanzo vivono su un pianeta ai margini della galassia con due soli e varie lune. La Colonia doveva essere una testa di ponte per il prossimo "Balzo in Avanti". Era stata costruita una città tra il deserto e la folta foresta. Ma ormai su quel pianeta non atterra più nessun cargo, perché la "Gloriosa ricerca" è stata rimandata a seguito della caduta del regime. 

Tutti sono stati invitati a rientrare, ma circa trentamila coloni sono rimasti sul pianeta, dove non si avventura più nessuno se non ogni tanto un circo. Non ci sono più invii di tecnologie e solo una volta l'anno, alla congiunzione di Gagarin-2 con Unamuno-24 e solo per tre ore, vengono inviati film, soap opere, tg, e informazioni tecnologiche. Il materiale deve bastare per un anno.

La Colonia vive con l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Da millenni la Federazione ha vietato l'uso di quella chimica-organica inquinante e anche il fumo è vietato in maniera così decisa che ogni pianeta prima di essere colonizzato viene sterilizzato affinché nessuna pianta di tabacco possa attecchire.

Certo, senza tecnologia la Colonia riesce a produrre sempre meno energia e pertanto spesso manca la corrente. I coloni vivono in modo sempre più spartano, e anche se si seguono ancora le ferree leggi della Federazione, cova la voglia di ribellione.

Il lettore seguirà le vicende dei tanti protagonisti. Eroi, egoisti, stravaganti, pettegoli. Un primo cambiamento delle regole si avrà con le avventure di tre ragazzini che scoprono il bello di fumare, un vizio che poi si propagherà tra tutti gli abitanti della colonia. Poi la scoperta che nel sottosuolo c’è abbondanza di petrolio. Infine, grazie alla giovane e geniale Corinne, i coloni riusciranno a leggere la sfera che contiene tutto il sapere dell'umanità e così verrà reinventato il motore a scoppio, verrà costruita un'auto (la 127) e tantissime altre cose, che ci ricordano il nostro mondo attuale.

L'autore

Antonio Pennacchi è nato a Latina, dove vive, nel 1950. Operaio in fabbrica a turni di notte fino a cinquant'anni, ha pubblicato Il fasciocomunista (2003), Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni (2006), Fascio e martello. Viaggio per le città del Duce (Laterza 2008). Con il romanzo Canale Mussolini ha vinto il Premio Strega 2010. Collabora con Limes e ha moglie, due figli e due nipoti femmine.

La quarta di copertina

La Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia. I suoi abitanti, pochi, nel deserto e lontani dal mare, sono costretti a vivere secondo principi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere, invisibile, globale e realissimo, quello della Federazione. Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo. Due divieti assoluti vigono sui coloni: non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio. A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre. Basterà poco per risvegliare l’ingegnosità, la brama di conquista e di progresso - in realtà mai sopiti del tutto - dei coloni, e il loro desiderio di ribellione. Antonio Pennacchi torna al romanzo con uno sguardo sul futuro che si abbatte impietoso sul nostro presente dimesso e depresso, per lanciare un grido di speranza; e riesce ad animare un mondo fantastico, popolandolo di personaggi indimenticabili, straordinari, malinconici, sognatori, burberi, eccessivi, sempre e comunque troppo umani: dall’intellettuale Karel all’inventore Foost, dal reverendo Jacob alla flessuosa Ursula, da Erika che ha un marito in cerca di miniere perdute a Sophie, che dal marito è stata abbandonata.

Antonio Pennacchi, Storia di Karel (2013)

Bompiani, collana Narratori Italiani, pagg. 350, euro 18,50