Joe & Anthony Russo non sono i nomi che verrebbero in mente pensando a un film dalle forti tinte action e drammatiche: nel loro curriculum figurano principalmente sit-com televisive, come Happy EndingsCommunity e, tornando un po' indietro, uno dei pochi fiaschi di JJ Abrams, il telefilm A proposito di Brian.

Eppure nessuno penserebbe minimamente a un background di questo tipo vedendo il trailer di Captain America - The Winter Soldier o scoprendo il loro interesse per i fumetti Marvel e per il loro film che definiscono un thriller politico.

In un'intervista rilasciata a IGN hanno raccontato il loro approccio all'eroe in arrivo dal passato e la loro passione proprio per la saga del Soldato d'inverno a fumetti. Racconta Joe Russo: "L'arco narrativo di Ed Brubaker (l'autore della saga) è uno dei miei preferiti di sempre. Penso fosse straordinario. Il modo in cui ha riportato in vita quel personaggio aveva un tocco post-moderno che lo rendeva geniale. Come regista è un dono avere un cattivo così vicino emotivamente al protagonista. Lo motiva in modo intenso e crea sorprese interessanti".

Per chi non lo sapesse, il Soldato d'Inverno o Winter Soldier del titolo è Bucky Barnes/Sebastian Stan, il migliore amico di Steve Rogers/Chris Evans durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel primo film si supponeva fosse morto, essendo precipitato da un ponte dopo essere caduto da un treno in corsa.

Il nuovo capitolo non è un film con venature storiche: "L'altro grande motivo che ci ha attirati verso il progetto è stato il desiderio della Marvel di unire Captain America ai thriller politici stile anni Settanta. Dona alla narrazione uno spessore reale, un tono più mordente".

Per Joe Russo il film è anche un'analisi di un contesto ben preciso: "Penso che viviamo in tempi complicati e, come nel cinema degli anni '70, puoi percepire nel nostro film un vero sottotesto politico con cui entrare in sintonia con il pubblico".

Anthony Russo ritiene che la sfida più difficile per Steve Rogers sia proprio a livello umano: "La forza di Captain America sta nel suo carattere. Ha forte senso morale, è coraggioso, ben difficile da spezzare. Per cui avere un antagonista che è anche il suo migliore amico è per lui una situazione difficile e complicata, ed è il modo migliore per farlo uscire dalla sua corazza".

Ma le complicazioni non sono solo esterne, anche il rapporto con lo SHIELD è problematico: "Come ogni organizzazione segreta, ci sono solo alcune informazioni che i piani alti condividono con i loro dipendenti. La verità è conosciuta solo da una cerchia ristretta. Per cui Cap e Nick Fury/Samuel Jackson avranno non pochi conflitti in questo film: Steve si sente tenuto all'oscuro e pensa che Fury non dica mai la verità. Di fondo non sa mai se fidarsi dei suoi datori di lavoro e se vuole rimanere con loro. Questo è il vero punto cruciale del film".

E il suo rapporto con La Vedova Nera/Scarlet Johansson non è da meno: "Quello che abbiamo amato nella loro relazione (lavorativa) è che lui è l'emblema della moralità, lei no: per lui la verità viene prima di tutto, per lei no. Questo crea una situazione da strana coppia e il viaggio che compiono insieme è il vero cuore del film". Anche il costume ha subito un cambiamento: "È basato su un vero progetto militare, per le missioni stealth. Volevamo un'uniforme più realistica, per un militare del mondo moderno".

Captain America - The Winter Soldier è previsto in uscita negli Usa il 4 aprile, ma per una volta veniamo prima noi: l'uscita italiana è prevista per il 26 marzo 2014. Per riempire l'attesa, eccovi il trailer italiano.