Nella collana dedicata esclusivamente a Philip K. Dick in questi giorni viene pubblicato Nick e il Glimmung (Nick and the Glimmung, 1988), l'unico romanzo del grande autore dedicato a giovani lettori. Il titolo non è inedito in Italia: nel 1994 fu pubblicato, con lo stesso titolo, dalla Mondadori nella collana Junior –10. Il volume oggi è quasi introvabile, se non in qualche lista di collezionisti. Il romanzo fu scritto da Dick nel 1966. 

Il protagonista è un ragazzino di nome Nick Graham. Nick ha un gatto di nome Orazio a cui è molto affezionato, ma ormai sulla Terra tutti gli animali domestici sono proibiti in quanto consumano cibo. E l'umanità, in forte crescita, non può permettersi di sprecare cibo. Affinché Orazio non sia confiscato, i genitori di Nick decidono di emigrare su di un altro pianeta. Scelgono il pianeta dell'Aratro, che al loro arrivo si rivela ben diverso dalle descrizioni che avevano letto sulla Terra prima di partire. Quando sono arrivati i Glimmung, è scoppiata la guerra.

In questo conflitto proprio Nick, con il suo gattone, giocherà un ruolo determinante. Per caso Nick entra in possesso di un libro dei Glimmung. Un libro strano e magico che cambia ogni volta che qualcuno lo legge, però fornisce informazioni preziose su tutte le creature del pianeta. Nel contempo Nick perde il suo amato gatto, così deve mettersi alla sua ricerca e nel contempo cercare uno "stampatore" per copiare il volume.

Come sempre Dick si rivela capace di sviluppare con naturalezza i temi a lui più congeniali. Un romanzo d'intrattenimento nel quale si ritrovano le definizioni di realtà e destino messe in discussione nella sua narrativa più impegnata e le scelte coraggiose di piccoli grandi eroi che rischiano personalmente pur di rivendicare la loro diversità e la loro umanità. Nel volume un'interessante introduzione di Carlo Pagetti.

Un brano dal testo

Sul pianeta dell'Aratro non ci sono cani, gatti o pappagalli, piccole creature che noi amiamo e rispettiamo... simpatiche e graziose come il tuo micetto, per esempio.» Il giornalista si chinò a dare una pacca sulla testa di Horace che subito drizzò le orecchie, disgustato, mentre i suoi baffi vibravano minacciosamente.

«Loro ci amano e noi li amiamo, anche se c'è una legge che ne proibisce il possesso. Quel che amiamo, suppongo, è il loro ricordo.» «Vorrà dire il nostro» precisò la madre di Nick. «Il nostro ricordo degli animali che vivevano in passato. 0, come nel caso di Horace, la loro presenza, anche se illegale.» Sempre rivolgendosi a Nick, il giornalista riprese: «Sul pianeta dell'Aratro tu e i tuoi genitori incontrerete ben pochi esseri umani, e di notte, quando vi chiuderete in casa, non ci sarà altro che buio intorno a voi, un buio assoluto. Non vedrete le luci di altre abitazioni. Nessun elibus vi sfreccerà sopra la testa. Inoltre, là non c'è la televisione, e la mattina non troverete i giornali. Quanto alla scuola...»

L'autore

Philip K. Dick nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un'esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. Negli anni Settanta esce la sua ultima opera, La Trilogia di Valis, pubblicata da Fanucci Editore nella Collezione Ventesima. Muore il 2 marzo 1982, stroncato da un ictus. La notorietà di Philip K. Dick deve molto agli adattamenti cinematografici, tra cui Atto di forza (1990), Screamers - Urla dallo spazio (1995), Impostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006). Nel 2008 è uscito il film Next, con Nicholas Cage, tratto dal racconto The Golden Man.

La quarta di copertina

Sulla Terra, ormai sovrappopolata e dominata dalle macchine, non c’è più posto per gli animali domestici, ma il piccolo Nick Graham non vuole rinunciare al suo amatissimo gatto Horace, così il signor Graham decide di emigrare su una colonia extraterrestre lontana e selvaggia, il Pianeta dell’Aratro. Ma il paradiso promesso è in realtà un mondo in guerra, in cui la famiglia Graham dovrà fare i conti con bizzarre creature: i Vuàb pelosi, i Ragnustri, gli Stampari... e soprattutto con l’inquietante creatura che vi si è stabilita, il Glimmung. Per una serie di coincidenze, Nick entrerà in possesso del libro del Glimmung: un magico volume che cambia ogni volta che qualcuno lo legge, e dove c’è scritto tutto quel che c’è da sapere sulle creature del pianeta. Un giorno però Nick smarrisce Horace, e decide di mettersi in cammino per cercarlo e trovare uno Stampatore che gli permetta di copiare il libro affinché lo aiuti nella ricerca. Il suo viaggio lo porterà dritto nelle grinfie del Glimmung...

Philip K. Dick, Nick e il Glimmung (Nick and the Glimmung, 1988)

Traduzione Ilva Tron

Fanucci Editore, Collezione Immaginario Philip K. Dick, pagg. 156, euro 17,00