Sono tre i telefilm che hanno infiammato la nuova stagione televisiva Usa: Agents of SHIELD, Sleepy Hollow (confermata per la stagione due dopo soli 3 episodi) e The Blacklist, che partendo in anticipo rispetto al consueto massacro autunnale si sono accaparrate il pubblico televisivo. James Spader è l'antieroe Raymond Reddington in The Blacklist, che ha motivi molto misteriosi per consegnarsi all'FBI, portando con sé una lista di pericolosi terroristi di cui l'agenzia non è nemmeno a conoscenza.

La serie ha debuttato con indici di ascolto che la NBC non vedeva da molto tempo e chissà che parte di questo successo non sia arrivato dopo la notizia che il veterano Spader aveva appena ottenuto il ruolo robotico del prossimo cattivo in The Avengers: Age of Ultron, in cui darà la voce e le movenze in motion capture al robot del titolo. Ma in che modo l'attore è riuscito a entrare nel mondo Marvel?

In un'intervista con Collider ha raccontato: "Mi ero incontrato con Kevin Feige (il boss della Marvel Studio) un paio di anni fa e gli avevo detto che avrei voluto entrare a far parte di quel mondo, se si fossero create le giuste circostanze".

I suoi motivi però erano più nostalgici e legati alla famiglia di quanto si possa pensare: "C'è stato un tempo, quando ero bambino, in cui passavo molto tempo a casa del mio amico Will. Io non possedevo fumetti, ma lui ne aveva a pacchi, per cui mi seppellivo nella sua camera e li divoravo con passione. Li misi da parte col tempo, ma ora ho tre figli e due di loro hanno mostrato un reale entusiasmo per quel mondo, motivo per cui ho voluto scoprire se potevo farne parte".

Senza contare una sua aspirazione personale: "Uno dei grandi lussi di essere un attore è che hai la possibilità di partecipare a progetti o entrare in mondi che ti sono del tutto sconosciuti. E quei mondi ti spingono a lavorare in modi molto diversi da quelli a cui sei abituato. Era una sfida che mi intrigava, perché faccio questo mestiere da molto tempo e mi sembrava divertente partecipare a una cosa per la quale non avevo alcun riferimento e che non mi è familiare".

Ed ecco che il meccanismo si mette in moto: "Kevin Feige mi ha chiamato e ha detto Ho trovato la cosa giusta. Subito dopo mi ha contattato Joss Whedon, e mi ha rivelato che non aveva mai pensato a nessun altro se non me ed era certo che sarebbe stato fantastico farlo. Ed eccoci qui".

Ora, come riuscirà a conciliare gli impegni di The Blacklist con quelli di The Avengers - Age of Ultron? "Spero sia una transizione tranquilla, ma ora non ne ho idea. Dobbiamo scoprire quanto andrà avanti il telefilm e se avremo la conferma per una stagione intera, se così sarà, pochi giorni prima del finale di stagione preparerò i bagagli e salirò sull'aereo che mi porterà a Londra per iniziare le riprese del film."

Parlando poi con Inquirer ha aggiunto un nuovo dettaglio: "Ho parlato con Joss e già questo week end dovrò incontrarmi con loro per una lunga sessione di scatti fotografici, scansione della testa e del corpo e tutte quelle cose che mi permetteranno di capire come entrare nel personaggio di Ultron".

Infine, ecco un aspetto del sequel su cui Joss Whedon ha voluto fare chiarezza: "Natasha (La Vedova Nera/Scarlet Johansson) avrà un ruolo fondamentale nel sequel, perché voglio concentrami sui personaggi che non hanno la loro saga cinematografica personale. Lei è un personaggio entusiasmante per me perché non è un eroe. È come una cosa che ho letto una volta: Questi uomini sono eroi, tu sei una spia, è diverso. Sono abilità diverse e tu non devi avere un'alta moralità nè nessuna di quelle caratteristiche dei buoni. Ed è questo che la rende interessante per me".

Non vediamo l'ora di vederli entrambi in azione, il primo maggio 2015.