Abbiamo già parlato qualche tempo fa di Tomorrowland, progetto fantascientifico concepito dalla mente di Damon Lindelof, ormai distaccatosi dalla scuderia di J.J. Abrams, e di cui finora non si era saputo granché se non una trama piuttosto stringata che fa pensare a un film in bilico tra realtà alternative e scienze di frontiera. Sebbene la data di uscita del film sia ancora lontana (si parla del 2014) e il casting non sia stato neanche completato, Lindelof viene stuzzicato da più parti riguardo a questo nuovo progetto. E proprio in un'intervista rilasciata di recente al sito Grantland.com, lo sceneggiatore e produttore si è lasciato convincere a dire qualcosa in più sulla trama.

Dato che Tomorrowland è anche il nome di uno dei parchi a tema di Disneyland, molti hanno pensato (e forse temuto) che Lindelof avrebbe costruito la sua città alternativa sulla base di questo spunto: "Sono sempre stato affascinato da Disneyland e Disney World, e ovviamente Tomorrowland è una delle mie attrazioni preferite. Ma non c'è una storia lì. Così come se vai a Fantasyland sai che quello che vedi intorno è collegato in qualche modo a un film che conosci o a una favola, così come quando vai nella casa dei fantasmi". Lindelof ha fatto riferimento al parco ispirato alla saga dei Pirati dei Caraibi, e di come i più piccoli, compreso suo figlio, quando vedranno i film potrebbero pensare che sia stato il parco a ispirarli, anziché il contrario. "Mi piacerebbe fare qualcosa di simile per Tomorrowland, dargli una storia, perché Tomorrowland potrebbe essere percepita come una specie di Star Wars del nostro futuro, anziché di una galassia lontana lontana."

Dall'aspetto ludico Lindelof sposta il discorso su una riflessione più seria, mutuata dalle affermazioni dell'astrofisico Neil deGrasse Tyson: "Ha fatto un discorso molto bello ed eloquente sul come l'abbandono del programma spaziale dopo la conquista della Luna sia responsabile del fatto che non abbiamo più una visione ottimistica del futuro. Mi sono detto: c'è una storia da qualche parte". Alla fine Lindelof ha provato a unire queste due fonti di ispirazione per concepire una storia su un futuro alternativo possibile, anche se poi ha precisato: "Anche se il film non riguarda il parco. Nessuna parte del film si svolge a Disneyland. Ne ho parlato con Jeff Jensen [il suo co-autore], che aveva un sacco di storie in mente alla Lost, e abbiamo iniziato a concepire i primi germi della storia". Successivamente Lindelof ha coinvolto anche il regista Brad Bird, che tra l'altro ha lavorato per diversi anni proprio per la Disney.

Tutto ciò ha portato a scrivere la storia del ragazzino Frank che negli anni Sessanta si imbatte nella città di Tomorrowland, situata su un piano dimensionale alternativo, innamorandosi della ragazzina robot Athena. Diventato adulto, Frank ritrova Athena che lo convince a tornare a Tomorrowland insieme alla scienziata Casey per combattere il corrotto David Nix. Con George Clooney nei panni di Frank, Hugh Laurie in quelli di Nix e la piccola Raffey Cassidy in quelli di Athena. Insomma, Lindelof ha tenuto più che altro a precisare di non aver concepito una favola disneyana; o come potrebbe dire qualche maligno, una "marchetta" disneyana. Ma solo di aver tratto ispirazione dalla visione futuristica positiva di quel parco a tema. Un'operazione forse azzardata, ma per ora non resta che accontentarsi e sperare che dopo i mezzi passi falsi di Cowboy & Aliens e Prometheus, Lindelof abbia azzeccato la storia e il suo sviluppo.