Tornano i nazisti, al centro della più classica delle ucronie, che immagina cosa sarebbe accaduto se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale. In Wolfenstein: The New Order, nuovo videogame atteso a fine anno, ma che si riallaccia a una delle serie più longeve del digital entertainment, alla quale si è soliti far risalire la nascita stessa del genere degli sparatutto in soggettiva, lo storico protagonista di sempre, B.J. Blazkowicz, soldato americano di una particolare sezione dell'esercito specializzata nelle indagini sull'occulto, si risveglia in una versione alternativa degli anni Sessanta, dove il mondo è schiavo del Terzo Reich. La sua missione sarà rovesciare il regime che si tiene stretto il potere anche grazie a fantascientifici macchinari di cui si può avere un assaggio nel primo trailer del gioco, visionabile via Youtube qui sotto e che accende i riflettori su un'armata di robo-nazisti.

Nonostante Wolfenstein, come Doom e Quake, appartenga alla famiglia di titoli del marchio id Software, dello sviluppo di The New Order, che verrà pubblicato da Bethesda per computer e console di vecchia e nuova generazione, si sta occupando direttamente la casa svedese Machinegames, al debutto solo sulla carta, perché in realtà si tratta dello studio fondato nel 2009 da ex membri chiave di Starbreeze, già tra gli autori di The Chronicles of Riddick: Escape from Butcher Bay e The Darkness. Come questi ultimi, anche il nuovo Wolfenstein conserverà l'impostazione da sparatutto in soggettiva, cercando al contempo di approfondire gli elementi avventurosi. Dal punto di vista tecnico, invece, il gioco sfrutterà un'evoluzione dell'id Tech 5, il motore grafico di Rage che nel 2014 accompagnerà pure l'uscita di The Evil Within, l'horror psicologico prodotto da Bethesta per la regia di mister Resident Evil, Shinji Mikami.