Curioso il termine "autobiografia postuma". Eppure in qualche modo adeguato a Robert A. Heinlein, un titolo che fa il paio con quello del suo romanzo uscito anch'esso postumo A noi vivi.

Questo libro in effetti più che un'autobiografia una raccolta di testi in cui Heinlein pezzo dopo pezzo illustra la sua personale filosofia, applicandola alla vita professionale e personale come pure ai grandi temi della fantascienza. Memorie, appunti, lettere, raccolte e ordinate dalla moglie Virginia Heinlein che le pubblicò negli Stati Uniti un anno e mezzo dopo la morte dello scrittore, avvenuta nel 1988.

Nel libro si trovano informazioni e le bozze riguardanti i tredici anni di gestazione di Straniero in terra straniera ed è svelata in modo diretto o indiretto l'attendibilità di alcune leggende sorte su Heinlein e il suo lavoro: Scientology nacque da una scommessa di Ron Hubbard con Heinlein? Straniera in terra straniera era il libro preferito di Charlie Manson? Straniero in terra straniera è il contrabbando  della simbologia e della  filosofia di Thelema?

Possiamo presentare un brano in anteprima: in un interessante passaggio di una lettera al suo editore John W. Campbell Jr. dona un punto di vista totalmente originale - e filosofico - per la letteratura dell'epoca rispetto alle invasioni aliene.

16 Settembre 1941: Robert A. Heinlein a John W. Campbell, Jr. 

Il mio lavoro - Ti prendo in parola riguardo al fatto che ci sono due possibili modifiche per sistemare e venderti Creation Took Eight Days [NdC Goldfish Bowl], cambiando il finale o la parte che lo precede per rendere la fine meno sorprendente. Delle due ipotesi preferisco cambiare la parte iniziale; altrimenti è una storia totalmente differente, lontana dal mio genere. Non ho mai usato la tipica formula delle storie in cui si salva il mondo, perché non ci credo. Anche in Sixth Column ero cauto nell’affermare che il lavoro era appena iniziato e non sarebbe mai finito. Questa storia voleva dare un punto di vista totalmente nuovo sul tema delle invasioni aliene. 

Per quanto ne so, ogni storia del genere ha delle intelligenze aliene che trattano gli uomini come simili, amici o rivali. 

Si presuppone che le intelligenze aliene saranno amici, impazienti di comunicare e commerciare o nemici che combatteranno e uccideranno o forse renderanno schiava la razza umana. 

C’è un’altra e più umiliante possibilità: intelligenze aliene così superiori a noi e così indifferenti nei nostri confronti da ignorarci del tutto. Non desiderano nemmeno la superficie del pianeta dove viviamo, vivono nella stratosfera. 

Non sappiamo se si siano evoluti qui o altrove e non lo sapremo mai. Considerano le nostre più potenti strutture ingegneristiche come noi consideriamo le formazioni coralline, cioè notate di rado e considera- te prive di importanza. Per loro non rappresentiamo nemmeno una seccatura. E loro non rappresentano una minaccia per noi, a parte il fatto che la loro tecnologia alle volte potrebbe turbare il nostro habitat, come il livellamento fatto per la superstrada disturba le tane dei roditori. 

Alcuni di loro potrebbero occasionalmente studiarci o potrebbero non farlo. Qualche soggetto eccentrico fra loro potrebbe avere alcuni di noi come animali domestici. Questo è ciò che è accaduto al mio eroe. Ha ficcato troppo il naso nelle loro attività, è stato catturato e per sua fortuna è diventato un animale da compagnia invece di venire calpestato. Col tempo capì la situazione difficile, tranne che per un aspetto: con sua profonda amarezza non ha mai compreso che la razza umana non poteva nemmeno battersi contro queste creature. Lui era semplicemente un pesce rosso in una boccia; a chi interessano le opinioni di un pesce rosso? Ho un laghetto per i pesci nel mio patio. Forse quei pesci mi odiano ferocemente e hanno giurato di distruggermi. Non lo sospetterò nemmeno, non ci perderò il sonno. E mi sembra che nemmeno la conoscenza più segreta della scienza permetterebbe a quei pesci di farmi del male. Gli sono indifferente e sono inattaccabile. 

Robert A. Heinlein, Brontolio dalla tomba (Grumbles from The Grave, 1989), Fabrizio Ponzetta Editore, pagg. 300, euro 14,00.