Si è conclusa a Nantes il 4 novembre la seconda edizione di Utopiales (www.utopiales.org), il più importante convegno europeo dedicato alla fantascienza, in tutte le sue forme: dal cinema alla radio, all'arte ai fumetti. Da quest'anno, la manifestazione si è allargata ai videogame, e naturalmente non poteva mancare la letteratura, vero piatto forte del festival che non a caso si tiene nella città natale di Verne. Come sempre, nutrita la presenza di autori di tutto il mondo: tantissimi gli americani (come James Morrow, Brian Aldiss, Mike Resnick, Christopher Priest, Terry Bisson, Norman Spinrad) e poi francesi, danesi, russi, tedeschi, olandesi, messicani, spagnoli, polacchi e troppo pochi italiani. La nostra rappresentativa quest'anno era limitata all'editore Sergio Fanucci, che come sempre ha approfittato della kermesse per riempire il suo carniere di nuovi libri e nuovi autori, e gli scrittori Valerio Evangelisti, Franco Ricciardiello e Luca Masali. È un peccato, visto che da sempre Utopiales è un eccezionale laboratorio per scambiarsi non solo esperienze ma anche contratti di pubblicazione; quest'anno, ad esempio, è stata pressentata l' antologia di Jean-Marc Ligny Eros Millenium, nata nella scorsa edizione del festival e contenente racconti a sfondo erotico di autori europei e americani, tra cui Bordage, Dunyach, Eschbach, Hammerschmitt, Loyche e Morrow (e gli italiani Evangelisti e Masali), che verrà presto tradotta in diverse lingue, tra cui a quanto pare la nostra, se fossero fondate le indiscrezioni che parlano di un forte interesse da parte di Fanucci. Quest'anno il tema conduttore è stato "2001: fine dell'odissea?" e va segnalato l' altissimo livello della presenza femminile, tra cui Kristine Kathryn Rusch, star del fantasy statunitense, la canadese di origine giamaicana Nalo Hopkinson al suo primo romanzo, La Ronde des esprits e Octavia Butler.