Chi, leggendo il titolo, ha pensato a Paul Newman e agli anni Sessanta, è fuori strada. Perché questo Exodus arriva dalla Danimarca ed è un progetto di fantascienza duro e puro, una vera e propria futura space opera, almeno nelle speranze di chi l'ha concepito. Finanziato da una casa di produzione e in parte dal Danish Film Institute (quindi soldi pubblici), il progetto è firmato dallo sconosciuto Tommy Ipsen (suo un thriller del 2009 dal titolo Park ’79) e punta a coprire tutte le piattaforme (cinema, serie tv, romanzi, videogiochi).

Dunque c’è tanta ambizione, e come primo passo Exodus si presenterà al Festival di Berlino 2013 con un cast in cui figurano anche Cyron Melville (The Killing), Kristofer Hivju (il remake di La cosa e la serie Game of Thrones). E Brigitte Nielsen. Sì, proprio lei. 

A quanto si legge in rete, la parte più interessante del progetto non riguarderebbe però né gli attori né la trama (un pianeta lontano, un lontano futuro, una guerra fra esseri umani e una razza aliena di giganti), ma chi ci sta lavorando e come. Ipsen si è infatti rivolto a Thomas Pringle, ovvero il visual artist fresco di Cloud Atlas, film di cui tutto si può dire, tranne che non contenga immagini spettacolari.

Non potendo disporre dei budget di una grande produzione hollywoodiana, Ipsen ha preso una strada che potrebbe portare a risultati particolari: prenderà i disegni di Pringle e li trasferirà di peso sulla pellicola, mescolandoli con modelli 3D, effetti speciali, girato con attori in carne e ossa, animazioni e non meglio precisate (quantomeno per ora) tecniche originali di illuminazione.  

I lavori sono in corso, ma ovviamente il regista ha prodotto una prima bozza, si direbbe un teaser, per presentarsi ai potenziali investitori europei. Il risultato? Eccolo qui. Le parti disegnate sembrano in effetti piuttosto ben fatte, mentre un punto di domanda rimane sulla parte di effetti speciali, dove il progetto sembra essere ancora un po' indietro.