Assente dalla scena da diversi anni, è con molto piacere che ritroviamo Alessandro Bani, uno dei più validi artisti italiani del bianco e nero, dallo stile vagamente somigliante a quello di Virgil Finlay, negli anni settanta e ottanta tra i più richiesti autori di copertine per le maggiori riviste amatoriali dell'epoca, nonché animatore lui stesso di una delle fanzine più bizzarre e dissacranti, Loculus.

L'occasione è la mostra personale delle sue opere "C'era una volta il futuro" che è stata inaugurata sabato 2 febbraio e continuerà fino al 10 marzo all'interno della manifestazione Frammenti di fantascienza a Cameri, nei pressi di Novara, nella sala riunioni del circolo G. Matteotti.

Il programma comprende la proiezione di alcuni film in ore serali (L'invasione degli ultracorpi il 5 febbraio, La notte dei morti viventi il 12, Minority Report il 19), tutte con introduzione e commento di Sergio Ferrario. Il 5 marzo invece sarà dedicato all'argomento "donne e fantascienza" con due interventi di Emiliana Mongiat e Silvana Bartoli.